Fabrizio Gifuni papà nella vita e sul set
E’ il protagonista dell’ultimo film di Francesco Bruni che ha scommesso sulle sue doti comiche: Fabrizio Gifuni si “regala” una commedia dopo tanti ruoli drammatici. In Noi 4 interpreta un padre di famiglia, separato, affetto in modo irreversibile dalla sindrome di Peter Pan. E’ incapace di crescere, refrattario a ogni responsabilità e ciò non gli consente di vivere a pieno l’affetto sincero che prova per le persone della sua famiglia. Non si capisce mai quanto sia immaturo o quanto gli piaccia crogiolarsi nel ruolo di eterno ragazzo: vedendo i suoi comportamenti riecheggiano le parole di una vecchia canzone dei Righeira “L’estate sta finendo/ Sto diventando grande / lo sai che non mi va…”. Una sfida professionale avvincente per chi si era disimpegnato spesso tra personaggi cinici, gretti, freddi. Era stato impeccabile ne Il capitale umano di Virzì nel dare il volto a un uomo preoccupato solo di massimizzare i guadagni, calcolatore fino al limite, pronto a rinunciare ai sentimenti per non mettere in secondo piano gli affari.
Potere del grande schermo, c’è stato il rischio di identificare la persona con l’attore: fa quindi quasi uno strano effetto vederlo sorridere, scherzare, divertirsi e divertire. Fabrizio Gifuni garantisce che nella realtà assomiglia più caratterialmente allo scanzonato padre di Noi 4 piuttosto che al protagonista de Il capitale umano ; la sua convinzione è rafforzata dal parere delle figlie. Come ogni attore che si rispetti, dimostra disinvoltura nel passare dal registro drammatico a quello comico rimanendo fortemente credibile : una carriera lanciata destinata a regalare nuove interpretazioni. Con la scoperta che sorridere sul set può essere anche piacevole…
