Zeman esonerato : il Cagliari cambia strada
Zeman esonerato dal Cagliari
Zeman esonerato dal Cagliari

Perchè rovinare una bella storia dicendo la verità? Per anni Zdenek Zeman si è dipinto – ed è stato dipinto dai seguaci – come il maestro assoluto frenato soltanto dalla fama di uomo scomodo. Peccato che come diceva Winston Churchill,”i dati di fatto sono ottimi argomenti” e basta andarsi a rileggere i numeri del boemo,  per scoprire come il profeta del 4-3-3 continui a collezionare fallimenti in serie. L’ultimo con il Cagliari che ha dovuto esonerare il tecnico dopo averlo acconto con tutti gli onori: perdendo spesso e volentieri la classifica si era fatta imbarazzante per una compagine partita tra l’entusiasmo generale e che ora rasenta la depressione.

Perchè la coerenza è una qualità rara, ma spesso il confine con l’autolesionismo è sottile. Ed è difficile continuare a credersi innovatori riproponendo lo stesso calcio e gli stessi schemi di 20 anni fa. Ma, al di là dei giudizi personali, mai come nel caso di Zeman, sono i risultati a parlare chiaro. E così andiamo a scandagliare il curriculum aggiornando chi aveva lasciato il tecnico boemo sulla panchina delle squadre capitoline. En passant sottolineiamo – ma sarà senz’altro un caso fortuito – come Lazio e Roma abbiano dovuto aspettare proprio il suo addio per vincere qualcosa.. Nel 1999 Zeman accetta la panchina degli ambiziosi turchi del Fenherbace. Dieci partite con appena tre vittorie ed immediate dimissioni. Del decantato calcio spettacolo neanche l’ombra. La stagione successiva fa il suo ingresso trionfale a Napoli. Viene accolto con tutti gli onori dalla piazza partenopea. Ma 2 punti in 6 partite sono un bilancio che sa di condanna. Inevitabile scatta l’esonero. Rimane comunque in zona per iniziare l’avventura con laSalernitana. Qui Zeman gode di credito pressoché illimitato e dopo una stagione d’assestamento veleggiando a metà classifica, viene confermato con l’obiettivo di puntare alla zona play-off. Ed invece la squadra crolla attestandosi presto come fanalino di coda. Ancora una volta viene sollevato dall’incarico. Il tour in Campania si chiude con l’Avellino. Gli irpini si rivelano presto un’armata Brancaleone e si guadagnano con largo anticipo la retrocessione in C1. Zeman lascia ovviamente la barca che affonda. Altro giro, altra ruota e il grande accusatore del nostro calcio finisce a Lecce. In salento Zeman non convince nonostante un potenziale offensivo straordinario e in due puntate si consuma l’ennesimo congedo. Nel frattanto combina danni anche a Brescia dove promette 11 vittorie in 11 partite e rimedia sette sconfitte costringendo persino il presidente delle rondinelle Gino Corioni ad ammettere di aver sbagliato puntando su di lui.

Zeman esonerato: la storia si ripete

Da notare come da tempo Moggi sia stato estromesso dal calcio. La tesi del presunto ostracismo nei suoi confronti quindi non sta più in piedi. Un altro guizzo lo regala a Belgrado. Una squadra con elementi più che promettenti ma che ha già conosciuto il gusto amaro dell’ultimo posto in campionato con un punto in tre partite e della clamorosa eliminazione nei turni preliminari della Coppa Uefa. Un sussulto arriva con la promozione del Pescara dove si parla di un nuovo Foggia vedendo la qualità del calcio dei biancazzurri. Ma in pochi forse si erano accorti per tempo che gli abruzzesi potevano disporre nel campionato cadetto di elementi assolutamente fuori categoria come Verratti, Insigne o Immobile. E il ritorno immediato sul tappeto rosso a Roma era stato vanificato da un campionato deludente dove si era fatto “apprezzare” per l’ostinazione nel tenere fuori De Rossi e Pjanic per dare spazio a Bradley e Tachtidis, Il resto è storia recente con il Cagliari che lo congeda prima di Natale con la speranza di fare ancora in tempo a salvare la stagione.

Di chi la colpa di questi fallimenti ad ogni latitudine? Delle farmacie, degli intrighi di potere, della stampa servile? Non sarà per caso che l’allenatore sia stato un po’ sopravvalutato e che ora paghi la propria intransigenza calcistica? Perchè è vero che gli schemi di Zeman favoriscono gli attaccanti: peccato che a esaltarsi però siano spesso gli attaccanti della squadra avversaria. Magari è la volta buona per un sereno esame di coscienza.

Zeman esonerato : l’ennesimo fallimento del boemo
Advertisement

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui