[oblo_image id=”1″] Ci vuole un pò di sana follia per diventare nuotatori di fondo. 25 km di bracciate in mare aperto sfidando fatica, onde, meduse ed imprevisti vari. Poca notorietà, ancora meno soldi. Ma per realizzare un sogno, si può fare questo ed altro. Per saperne di più,  chiedere a Valerio Cleri che dopo aver sfiorato ripetutamente il successo in tutte manifestazioni internazionali più importanti, ha trovato l’oro nei mondiali di casa. 28 anni di Roma, una medaglia solo accarezzata nei 10 km, ha trionfato sulla distanza più lunga grazie ad una condotta tattica perfetta e da una tenuta fisica da iron man. Sempre nelle posizioni di vertice per controllare gli avversari impedendo ogni tentativo di fuga, ha chiuso i giochi con un finale ruggente. 19 secondi di distacco rifilati all’australiano Grimsey, oltre due minuti al russo Dyatchin. E’ questo il primo successo nelle rassegna iridata : mentre le nostre stelle della piscina rifiniscono gli ultimi dettagli, fondo e tuffi si sono rivelati un prologo all’altezza guadagnandosi applausi e copertine. Almeno per qualche giorno ancora, lasciamo gustare l’improvvisa celebrità a discipline spesso oscurate auspicando che non finiscano nuovamente nel dimenticatoio appena si chiuderà il sipario romano.

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