[oblo_image id=”1″]Platinette lascia cadere ogni inibizione e tutti i vestiti per posare senza veli sulla copertina di marzo di Pride, il più famoso mensile gay italiano. Direttamente dal suo blog arriva la notizia: La pazza che è in me ha colpito ancora: ebbene si, a 53 anni, obesa ed estesa come un Continente, mi metto a Nudo, e non solo “simbolicamente”!

Nell’intervista contenuta nella rivista dichiara: Ho pensato che questa fosse una bella occasione per mettere in discussione i modelli dominanti, anche nella comunità gay. Perché devono spogliarsi solo i modelli di D&G? Perché si devono vedere soltanto ventri a conchiglia, gambe dure come il marmo, nessun doppio mento? Ho cercato di dimostrare che chiunque può essere ‘desiderabile’, anche se fuori modello di riferimento.

[oblo_image id=”2″]Platinette non è certo la prima star a svelarsi davanti agli obiettivi per combattere gli stereotipi di corpi perfetti e modelli inarrivabili, tuttavia è sicuramente una delle poche a sdoganare questo concetto nel glitterato e quanto mai conformista mondo gay. Un mondo alimentato da stereotipi che molto forti che se da un lato giungono “dal di fuori”, dall’altro non vengono certo smentiti “dal di dentro”.

Anche questa volta, con i toni appariscenti ma eleganti che la contraddistinguono e un pizzico di ironia, un’icona indiscussa del panorama omosessuale italiano da la sua lezione stesa tra le rosse mele del peccato, assicurando che nulla è stato ritoccato al computer, e dimostrando che chiunque può ironizzare sul suo corpo, anche se con esso non ha un bel rapporto. L’importante – continua nell’intervista – è saperlo e conviverci.

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