[oblo_image id=”1″]Può un pesce comprendere l’uomo e dialogare con lui con salti e colpi di coda in un acquario? Secondo il regista Carlo Sarti sembra proprio di sì. In Goodbye Mr Zeus!, ultima sua opera per il grande schermo, chi decide il corso degli eventi sembra essere un carassius auratus, ovvero un comunissimo pesce rosso.

L’animale, in realtà, all’inizio della trama è solo il regalo di compleanno che il protagonista Alberto (Fabio Troiano) ha scelto per la sua fidanzata Adelaide (Chiara Muti). La donna, però, aspettandosi come dono un cane, non gradisce la scelta del partner, rispedendo il malcapitato pesciolino al mittente. Comincia così la convivenza fra Alberto e quello che lo stesso soprannominerà Zeus. Ben presto egli si accorgerà di non aver preso un pesce come tutti gli altri: un giorno infatti quest’ultimo, adocchiando probabilmente immagini di laghi e cascate trasmesse alla tv, cerca di comunicare con il padrone per fargli capire il suo disappunto di vivere in un piccolo acquario.

La triste condizione del pesce sta a simboleggiare in primo luogo la libertà sempre più limitata del suo stesso proprietario. Ad Alberto, non a caso, la sua stessa vita sembra andargli stretta: il lavoro in banca non lo appassiona e sembra procurargli soltanto stress. Anche nella vita privata non sembra mostrare il dovuto trasporto nei confronti di Adelaide. Il destino avverso che gli farà perdere addirittura la libertà fisica catapultandolo prima in un ospedale psichiatrico e poi in prigione, lo aiuterà finalmente a trovare la giusta strada.

Per quanto riguarda la struttura narrativa del film, la prima parte è articolata a “strati”, con una accumulazione di eventi che si sedimentano uno sull’altro, corrispondenti alla progressiva perdita per l’eroe della storia di tutti i beni materiali. Il secondo tempo, al contrario, segue una linea consequenziale per condurre con più facilità gli spettatori a un finale abbastanza speranzoso per il futuro.

La commedia italiana è prodotta da I.T.C. Movie, una consolidata casa di produzione bolognese che può vantare già diversi lungometraggi di discreto successo. La sceneggiatura dell’ultimo lavoro di Sarti, per di più, si è aggiudicata il Premio Salinas ex-aequo con menzione speciale della giuria.

Goodbye Mr Zeus!, insomma, rappresenta un’ulteriore prova della validità del cinema italiano anche nel caso di distribuzione e budget limitati.

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