[oblo_image id=”1″]Uno dei più grandi interpreti e registi del teatro italiano, Toni Servillo, propone al Teatro Sanzio di Urbino Trilogia della Villeggiatura di Carlo Goldoni. L’attesissimo ed imperdibile spettacolo, che ha da poco ricevuto il prestigioso premio Ubu 2008 come miglior spettacolo dell’anno, andrà in scena martedì 3 e mercoledì 4 marzo. E’ il terzo appuntamento di “Scuola di Platea”, progetto di formazione e introduzione al teatro, riservato agli studenti degli istituti superiori urbinati, per i quali prevede abbonamenti speciali agli spettacoli, seminari ed incontri, all’interno della stagione 2008/2009, dedicata quest’anno a Raffaello e promossa dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Urbino, dall’Amat e realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

«I personaggi principali di queste tre rappresentazioni – scriveva Goldoni – sono di quell’ordine di persone che ho voluto prendere di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non ricco, poiché i nobili e i ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualcosa di più degli altri. L’ambizione de’ piccoli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo che io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se sia possibile».

Il grande Toni Servillo sceglie di lavorare su questo Goldoni un po’ speciale che, con tre commedie scritte in italiano e non, come consueto, in veneziano – una sorta di “miniserie del Settecento” – racconta la storia di borghesi squattrinati e di ragazze in fiore, di amori infelici, di pettegolezzi, di inquietudini, di ordinaria infelicità nel perenne contrasto fra vecchi e giovani, fra l’aspettativa di un mondo diverso che non si realizzerà e l’accettazione pigra di un presente senza luce.

I quattro giovani Vittoria, Giacinta, Leonardo e Guglielmo vengono colti nel momento dei folli preparativi per le vacanze, poi nel turbinio di vicende che li travolge sul luogo della villeggiatura, infine nell’ora del ritorno in città. Una storia segnata dalla ricerca di un’impossibile felicità che sembra percorrere questa società allo sbando, che cerca di tamponare la propria infelicità con le parole, difficili da dire e da pensare se il pensiero, la consapevolezza di ciò che conta davvero nella vita sono ancora lontani.

Servillo regista, con l’aiuto di Costanza Boccardi e delle scene di Carlo Sala, gioca lo spettacolo fra dentro e fuori, fra le stanze chiuse e un po’ opprimenti delle case di città alle quali si contrappone la lussureggiante natura della villeggiatura dove si vive soprattutto all’esterno, illuminati da un sole sfolgorante e dove si svolge la vita oziosa e annoiata dei villeggianti fra giochi di carte, corteggiamenti, risate, raggiri, inganni amori senza lieto fine.

Accanto a Toni Servillo, calcheranno la scena (in ordine di apparizione) Andrea Renzi, Francesco Paglino, Rocco Giordano, Eva Cambiale, Salvatore Cantalupo, Tommaso Ragno, Paolo Graziosi,Anna Della Rosa, Chiara Baffi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Giulia Pica, Marco D’Amore, Mariella Lo Sardo. I costumi sono di Ortensia De Francesco, le luci di Pasquale Mari ed il suono di Daghi Rondanini.

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