[oblo_image id=”2″]Tre mesi per ospitare quattordici dipinti di un grande artista del Seicento, che ha lasciato segni indelebili nel patrimonio artistico italiano. Le opere di Caravaggio saranno esposte a Trapani dal 15 dicembre 2007 al 14 marzo 2008 in una mostra che prende il titolo dal principale motivo ispiratore dei suoi quadri: la sacralità. ”Caravaggio. L’immagine del divino” sarà infatti il titolo della mostra che si terra’ al Museo regionale Conte Agostino Pepoli e che vuole configurarsi come un suggestivo viaggio alla riscoperta del tema sacro nelle opere siciliane di Michelangelo Merisi, tema al quale il pittore si e’ via via accostato abbandonando “il profano”,nel suo continuo ed incessante peregrinare per l’Italia da nord a sud. Quattordici dipinti autografi, selezionati dal maggiore critico d’arte del Seicento Sir Denis Mahon autore, tra l’altro, dell’eccezionale scoperta della prima versione dell’opera “I Bari” che il Caravaggio realizzo’ tra il 1545 ed il 1546 a Roma ed alla quale fece seguito una seconda e diversa versione commissionata dal cardinale Del Monte, per il quale il pittore di origini lombarde in quel periodo prestava servizio.

L’evento vuole anche essere un omaggio al pittore che proprio in Sicilia soggiornò all’inizio del Seicento, dipingendo opere di grande valore come la “Resurrezione di Lazzaro” o “La natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi”, trafugata nel 1969 e non ancora ritrovata”. La mostra – ha dichiarato Francesco Rutelli, ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali – permette di leggere criticamente la vicenda drammatica di Caravaggio e del suo viaggio da Roma in Sicilia, dove ha lasciato tracce indelebili, ma e’ anche un’occasione importante per promuovere il turismo culturale nel territorio trapanese”. L’esposizione legata al binomio Caravaggio-Sicilia bene si inserisce in un piu’ ampio “viaggio in Italia -ha aggiunto il ministro Rutelli – con mostre, come quelle dedicate al Mantegna, Piero della Francesca e Tiziano, che hanno radici scientifiche e sono di interesse nazionale e internazionale. L’Italia non e’ solo Roma, Venezia e Firenze. La Sicilia rappresenta una delle tessere piu’ preziose del mosaico nazionale”.

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