[oblo_image id=”1″]Quando pensi alla Norvegia pensi all’immensità della sua natura ed al trascorrere di una quotidianità al limite del normale: vecchi pescherecci, uomini che spaccano la legna e bambini che, come unico divertimento, tirano palle di neve alle renne o pattinano spensierati sul ghiaccio. Una realtà splendida ma congelata dal tempo.

C’è chi, però, ha provato a spezzare questa monotonia con la musica.

Sono i Royksopp, originari di Tromso, cittadina situata a Nord del Circolo Polare Artico che ha visto la nascita di altri famosi gruppi norvegesi come i Bel Canto ed i Biosphere di Geir Jenssen che è, tra l’altro, il talent scout che li ha scoperti e presentati alla leggendaria etichetta Apollo.

Ed è stato un successo fin da subito visto che Svein Berge e Torbjorn Brundtland con i primi due album “Melody A.M.” e “The Understanding”, hanno saputo collezionare, in casa ed all’estero, premi e vendite vertiginose tali da fare invidia ai loro connazionali.

Oggi ritornano sul mercato discografico dopo ben due anni di assenza, con il nuovo album “Junior” anticipato dal singolo “Happy Up Here”. Anche se quest’ultima fatica, rispetto ai lavori passati, sembra protendere maggiormente verso un mercato di massa tipicamente radiofonico ci si aspetta un altro entusiasmante risultato.

Almeno è quello che spera la EMI che ha dato loro piena fiducia. Bjorn Rogstad, general manager della EMI Music Norway, infatti, ha dichiarato al quotidiano norvegese VG: “Musicalmente le mie aspettative sono altissime. I Royksopp sono sempre stati abili nel sorprendermi”.

I Royksopp in breve tempo si sono così conquistati la nomina di miglior duo per quanto riguarda l’elettronica a livello internazionale. A patto, però, che li si voglia per forza catalogare in un solo genere musicale. Perché è solo ascoltandoli attentamente che si capisce invece la loro grande fluidità di suoni.

Happy Up Here”, ad esempio, è la classica cantilena “caramellosa” tipica delle algide sonorità nordiche ma basta sentire i violini di “The Girl and The Robot”, gli archi della celebrativa “Royksopp Forever” o, la psicadelica “Tricky Tricky” per capire che siamo di fronte ad un gruppo che ama sperimentare e creare una tipologia di musica elettronica più ballabile o più hambient… insomma adatta ad ogni tipo di orecchio e ad ogni situazione.

L’intero album è impostato secondo questa direttiva tanto, a volte, da creare in noi il dubbio di aver cambiato cd. Ma è proprio questo il bello dei Royksopp: differenziare per non annoiare, differenziarsi per non annoiarsi.

In “Junior” hanno collaborato anche le cantanti svedesi del momento Robyn e Lykke-Li e le amiche della band, già presenti nei due dischi precedenti, la norvegese Anneli Drecker e la svedese Karin Dreijer.

Tracklist:
Happy up Here
The Girl and The Robot
Vision One
This Must Be it
Royksopp Forever
Miss it so Much
Tricky Tricky
You Don’t Have a Clue
Silver Cruiser
True to Life
It’s What I Want

E’ possibile ascoltare l’intero album su www.myspace.com/royksopp

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