[oblo_image id=”1″]Dal 25 febbraio le Scuderie del Quirinale ospitano una mostra monografica su un geniale pittore veneto del Cinquecento, ovvero Jacopo Robusti, meglio noto come Il Tintoretto.

L’esposizione, perciò, si inserisce perfettamente nel programma ormai consolidato di questa sede museale, che intende rendere omaggio ai grandi artisti italiani del passato offrendo ai visitatori delle mostre esaustive e spettacolari nell’allestimento e nel percorso.

All’epoca Tintoretto fu il primo che riuscì ad allontanarsi dal mito di Tiziano proponendo una pittura che, evitando i consueti canoni della bellezza veneziana, impose una linea di forte e nitido realismo capace di fare scuola per diverse generazioni d’artisti.

Tensione drammatica, furore michelangiolesco, attenzione agli aspetti scenografici e alle proposte del teatro e dell’architettura oltre a una formidabile capacità di assimilazione delle novità e delle idee impostate dai grandi contemporanei: Tintoretto creò una pittura di tocco e di esasperato colorismo per narrare ogni aspetto della miseria umana con partecipata commozione, mirando a un’espressività che, nella ritrattistica, divenne una ricerca di verità in grado di travalicare la stessa caratterizzazione fisionomica e psicologica del personaggio ritratto.

Nei due piani espositivi delle Scuderie, la mostra si svilupperà seguendo una precisa narrazione biografica: accompagnato dalle parole della scrittrice Melania G. Mazzucco, il visitatore potrà penetrare nei meccanismi creativi di uno dei protagonisti della pittura europea.

Grazie al fondamentale sostegno dei maggiori musei del mondo, la rassegna può vantare una serie di prestiti eccezionali. Tanto da presentare nella prima sala quell’icona della modernità rappresentata dal Miracolo dello schiavo delle Gallerie dell’Accademia di Venezia: una scena di crudo realismo, quasi sovrannaturale nell’immagine di San Marco che scende in carne e ossa a liberare lo schiavo che per sua devozione subiva il martirio. Nelle monumentali dimensioni di quasi cinque metri per lato si ravvisa una perfetta regia del miracolo sottolineata da una luce irreale, tale da inondare la scena e fissare i personaggi, colti negli atteggiamenti più svariati. In uno scorcio prospettico che già preannuncia l’arte di Caravaggio.

A quest’opera seguono nelle sale successive le principali committenze ecclesiastiche, in un racconto che evidenzierà la strettissima connessione fra il pittore e la sua città, Venezia. Si possono ammirare per esempio Il ritrovamento del corpo di San Marco compiuto per la Scuola Grande di San Marco e le magnifiche tele raffiguranti Santa Maria Egiziaca in meditazione e Santa Maria Maddalena leggente della Scuola Grande di San Rocco, restaurate proprio in vista di questo evento.

In particolar modo, spicca poi il confronto tra le due versioni dell’Ultima Cena provenienti dalle chiese di San Polo (tela anche questa restaurata da poco dal gruppo Cariparma) e di San Trovaso.

[oblo_image id=”2″]Salendo al secondo piano, la pittura religiosa di dimensioni più contenute viene affiancata da alcuni capolavori della ritrattistica tintorettesca e della pittura profana, come il malinconico e galante Venere, Vulcano e Marte dell’Alte Pinakothek di Monaco o, tra le storie bibliche, la versione viennese di Susanna e i vecchioni, dove il maestro descrive la scena minuziosamente immergendola in un ambiente naturale.

Una sezione straordinaria, infine, racconta il mondo artistico con cui Tintoretto all’epoca si confrontò e con il quale ancora oggi egli è paragonato. Sono quindi esposte anche diverse opere firmate da suoi illustri contemporanei, come l’Annunciazione di Tiziano proveniente dalla chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, La Sacra Conversazione di Giovanni Demio, Il Cristo guarisce il cieco di El Greco, le allegoriche La Pace e Il Buon Governo di Paolo Veronese, ecc…

[oblo_image id=”3″]La mostra sarà accompagnata da un catalogo scientifico di Skira, organizzato per temi in una lettura svolta dai massimi specialisti europei sul pittore. L’allestimento è a cura dello studio De Lucchi.

Titolo: Tintoretto
Sede: Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio 16, Roma
Periodo: 25 febbraio 2012 – 10 giugno 2012
Orari: da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30 (l’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura).
Costo del biglietto: Intero 10 euro, Ridotto 8,50 euro.
Sito Internet: www.scuderiequirinale.it

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