[oblo_image id=”1″] Poche cose ma di classe. Il Nancy non appartiene alla nobiltà del calcio europeo. Quando però sale agli onori della cronaca lo fa in grande stile. Finora era stata sempre associato alla figura di Platini: nel club biancorosso si erano visti i primi lampi di classe di le roi Michel. Ora la squadra naviga nei bassifondi della Ligue 1 – la seria A transalpina – ed è tornata a far parlare di sé per un’iniziativa rivoluzionaria nella sua semplicità. Stanco di sentir parlare di stadi vuoti a causa della crisi economica, il presidente Jacques Rousselot ha deciso di mettere a disposizione settemila biglietti gratuiti per il prossimo turno di campionato con il Grenoble. Niente di eclatante, ma un passo concreto per venire incontro ai tifosi durante la recessione. E il numero di tagliandi omaggio sarebbe stato ancora maggiore se la capienza dell’impianto Marcel Picot lo avesse consentito. Invece, i posti a sedere sono appena 20.000 ed era doveroso salvaguardare i diritti dei tredicimila abbonati. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere che i ticket “omaggio” sono andati esauriti in poche ore. La decisione della società transalpina appare logica ma è in aperta controtendenza con le politiche attuate dalle altre società che a parole si dichiarano solidali con il pubblico e nei fatti continuano ad aumentare i prezzi dei biglietti. Rousselot ha poi spiegato che questo è il suo personale regalo di Natale ai tifosi del Nancy sottolineando come l’iniziatiava potrebbe essere ripetuta in futuro. Nel frattempo, si augura che spuntino presidenti illuminato guidati da spirito d’emulazione e pronti a lanciare un segnale analogo anche in altri campionati. In tempi di recessione globale, la scelta del Nancy non dovrebbe rimanere un caso isolato. Speriamo che gli altri dirigenti non facciano orecchie da mercante.

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