Recensione La gente che sta bene
Recensione La gente che sta bene

Sarcasmo e cinismo spesso vanno a braccetto, con mezzi sorrisi e un filo d’ironia si pronunciano battute al veleno, taglienti come una rasoiata, chirurgiche nel colpire il bersaglio. Non sorprende, quindi, che Francesco Patierno abbia pensato a Claudio Bisio e Diego Abatantuono per portare sul grande schermo La gente che sta bene, tratto dal libro omonimo di Federico Baccomo (http://federicobaccomo.wordpress.com) pubblicato da Marsilio Editore. Claudio Bisio alias Giuseppe Sobrerorini è un avvocato che sacrifica principi, relazioni e tempo per la carriera. O meglio per l’immagine sociale ad essa collegata: non si preoccupa di apparire arrivista, ma è ossessionato dall’idea che gli altri sappiano che è un uomo di successo. Le fragilità e le debolezze si manifestano tutte ad un tratto in tutta la loro forza. Una prova insolita per Bisio che però si dimostra pronto a raccogliere questa sfida: accantona il ruolo del simpatico mattatore e si concede a questa maschera moderna, tipica di un certo modo di vedere e vivere il potere fine a se stesso. Ci può essere un personaggio ancora più negativo, più meschino? Certo, al peggio non c’è mai limite e l’arduo compito di raschiare il fondo del barile per mostrare le bassezze umane di chi non si fa problemi a passare sopra e sotto a tutto e tutti per incensare il proprio smisurato ego, spetta a Diego Abatantuono. Anche per lui un ruolo impegnativo in cui si disimpegna con la consueta sicurezza di chi sa di essere bravo senza volerlo dare troppo a vedere. Completano il cast l’ottima Margherita Buy, Carlo Buccirosso che aggiunge un tocco comico e l’avvenente Jennifer Rodriguez.

Recensione La gente che sta bene

Regista: Francesco Patierno

Cast: Claudio Bisio, Diego Abatantuono, Margherita Buy, Jennifer Rodriguez

Recensione La gente che sta bene: sarcasmo e arrivismo nella Milano da bere
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