[oblo_image id=”1″] La venticinquesima edizione del rinomato Salone Internazionale del Libro 2012 si presenta al grande pubblico torinese nella prestigiosa cornice del Teatro Regio di Torino e lo fa con un’immagine decisamente accattivante che caratterizza la nuova era dell’editoria con le dovute trasformazioni che la rete ha indotto nel leggere e nello scrivere: il fiore con sette petali, fatti con l’impronta di un dito intinto nei colori del logo del Salone, accompagnato dal claim «Primavera Digitale». La grande kermesse, si terra’ come di consueto al Lingotto Fiere da giovedi’ 10 a lunedi’ 14 maggio. Promosso dalla Fondazione per il Libro e mantenendo la sua caratura internazionale a dispetto dei numerosissimi tentativi di imitazione, il Salone quest’anno ospitera’ circa 1.200 espositori (oltre 50 sono  al loro debutto al Lingotto), mentre 26 sono le sale e gli spazi per presentazioni, dibattiti e incontri.

Dal 10 al 14 maggio il Salone farà del capoluogo piemontese la capitale mondiale dell’editoria. Il quarto di secolo verrà celebrato in “modo sobrio e non retorico” come ha ricordato il presidente Rolando Picchioni, il quale ha aggiunto che il prossimo, nonostante gli ingenti tagli al budget, non sarà “un Salone in cassa integrazione”. Il tema di quest’anno sarà – come annunciato già da diversi mesi – la Primavera Digitale che sta rivoluzionando il modo di conoscere, acquistare, produrre e diffondere la cultura. Il direttore del Salone Ernesto Ferrero per descrivere quest’epoca di transizione ha utilizzato il termine di “tempesta perfetta” che piace tanto agli statunitensi: “In una società sempre più liquida – ha spiegato –, contraddistinta da numerose spinte centrifughe, si rendono sempre più necessari soggetti in grado di scegliere e di orientare le scelte altrui”. Nel suo ruolo di stella polare, il Salone del Libro apre (e si apre) alle nuove forme della comunicazione, compreso (finalmente!) Twitter. Ferrero lancia un invito a Fabio Fazio e Roberto Saviano che nei giorni del Salone saranno a Torino con la trasmissione Quello che (non) ho, ironizza sull’intervento di Vittorio Sgarbi dal titolo “Il divino nell’arte” (“Speriamo che si attenga al tema”) e sottolinea come nessuno degli ospiti percepisca gettoni di presenza: “È una specialità della casa”.

Primavera Digitale, dunque, a sparigliare ulteriormente le carte di una manifestazione che nel corso degli anni ha saputo interagire con le altre arti stabilendo, per esempio, proficue sinergie con la musica e con il fumetto. Come gia’ detto, dei 1.200 espositori di quest’anno 50 saranno al debutto e 23 di questi troveranno spazio nell’Incubatore della piccola editoria. I paesi ospiti di quest’anno saranno la Spagna (nel pieno di uno dei momenti più felici della sua storia letteraria) e la Romania (la cui comunità a Torino ha ormai raggiunto le 80mila persone). Una mostra con i venticinque oggetti simbolo di Torino ricorderà il tragitto sociale e culturale compiuto dal capoluogo piemontese. Torneranno Bookstock Village e Dimensione Musica, due appuntamenti rivolti al pubblico dei più giovani e il Salone invaderà citta e provincia con iniziative come il Salone Off e Voltapagina. Tante le ricorrenze dai cento anni di Giulio Einaudi  agli ottanta della casa editrice Guanda, dai trent’anni dalla scomparsa di Philip Dick ai venticinque di Primo Levi, fino agli scrittori e poeti come Carlo Fruttero e Andrea Zanzotto che ci hanno lasciati in tempi recenti. Mancherà, invece, un ricordo di Antonio Tabucchi, uno dei nostri scrittori più apprezzati in campo internazionale, scomparso lo scorso 25 marzo a Lisbona.

IL SIMBOLO: PRIMAVERA DIGITALE.  La campagna è stata ideata dall’agenzia Café Noir di Torino, che è anche l’autrice del logo de La Città Visibile, 1988-2012>>: il programma realizzato assieme da Salone e Circolo dei lettori per celebrare i venticinque anni della kermesse libraria torinese.  La campagna «Primavera Digitale» si è aggiudicata una gara di creatività che, come tutti gli anni, ha visto concorrere numerose agenzie di adv, e si è imposta per la suggestione del claim, la purezza grafica e ricchezza concettuale dell’immagine e l’efficacia nell’interpretare il tema del Salone 2012: quel «Vivere in rete» che è la conseguenza della rivoluzione digitale che stiamo attraversando. Ma se la parola «rivoluzione» (provate a sostituirla a «primavera» e vedete che effetto fa)  evoca rivolgimenti, incognite, inquietudini e paure, «primavera» è immagine densa di promesse e rassicurante al tempo stesso. La primavera la conosciamo già: torna tutti gli anni. È la stagione della rinascita, della fioritura, della giovinezza. E la Primavera Digitale non è solo social media, blog, tablet, eBook e clouds che ci sta avvolgendo: è l’inizio pieno di aspettative di un nuovo modo di abitare il rapporto con noi stessi e le relazioni con gli altri.

Dal 10 al 14 maggio Lingotto Fiere, Torino. Orari: giovedì, domenica, lunedì 1022; venerdì, sabato 1023. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro. Info: www.salonelibro.it

Advertisement