[oblo_image id=”1″]E’ passato un anno dalla morte di Oriana Fallaci e oggi un libro e una mostra itinerante ne celebrano il ricordo. La mostra, Intervista con la Storia (dal titolo omonimo del suo libro del 1974, quello in cui raccoglie le interviste realizzate per “L’Europeo” con diversi personaggi dell’epoca), inaugurata il 13 settembre scorso, due giorni prima della ricorrenza della sua morte, dal Ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli nelle sale di Palazzo Litta a Milano, è stata ora allestita a Roma, nel complesso monumentale del Vittoriano, ed aperta al pubblico dal 14 dicembre.

Duecento immagini ripercorrono la vita e l’opera della scrittrice toscana, dall’infanzia partigiana al dirompente ingresso nel mondo della carta stampata, dalle prime irriverenti interviste mondane a quelle ai grandi della Storia, dai crudi reportage dal Vietnam al successo planetario dei suoi romanzi, sino al discusso j’accuse contro le debolezze dell’Occidente: un percorso fotografico di scatti inediti e testi ormai introvabili – fra i quali gli articoli de “L’Europeo”, recuperati e riproposti per la prima volta in un’antologia illustrata arricchito da testimonianze di amici e colleghi, scritte appositamente per l’occasione.

[oblo_image id=”2″]Chi ha amato Oriana Fallaci ritroverà in queste pagine il segno delle guerre vissute (dalla tempra vulcanica, è stata la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale), narrate e sofferte, le passioni civili e gli amori privati di una donna che ha sovvertito le regole del giornalismo; chi si avvicina per la prima volta alla sua opera potrà rivivere la parabola di uno scrittore, così come lei stessa amava definirsi, che, con appassionata franchezza e spietata sincerità, ha saputo conquistare il cuore di milioni di lettori in tutto il mondo.

L’esposizione, nata dal progetto di Alessandro Cannavò, Alessandro Nicosia (presidente di Comunicare Operando) e Edoardo Perazzi, nipote della Fallaci, il quale ricorda con affetto la ricerca quasi impossibile di numeri di telefono fuori posto, scarabocchiati, sottolineati, evidenziati, scritti col pennarello, a penna o a matita, è allestita sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ed è stata voluta dal Ministero dei Beni Culturali e da Rcs Media Group ed. Quella che viene raccontata in questa mostra non è solo la giornalista e scrittrice ma anche Oriana, la donna: forte, orgogliosa e coraggiosa certo, spesso dura, tagliente e che non faceva sconti a nessuno ma anche una donna dolce e umana.

[oblo_image id=”3″]Quel tipo di donna che “o la ami o la odi” ma che certamente merita grande rispetto e soprattutto una conoscenza un po’ più approfondita. “Intervista con la storia” è divisa in 12 sezioni, Oriana parla, Firenze e la vita, Le prime grandi inchieste, La corsa alla luna, Il Vietnam, Nei punti caldi del mondo, I libri, Star tra le star, Un uomo, Libano e Golfo, Le grandi interviste, La rabbia e l’orgoglio, L’amore per la scrittura, e contiene filmati inediti, interviste tratte dalle teche della RAI, oggetti personali, tra cui emergono i suoi cappelli e la riproduzione di una sua ipotetica scrivania con macchina da scrivere e un lume di Tiffany, copie di giornali con delle sue interviste, manoscritti e le sue macchine da scrivere ma anche numerosi supporti audio e video, dalle parole di “Lettera ad un bambino mai nato” lette dalla sua stessa voce fino ai filmati che la ritraggono intervistare molti personaggi noti del suo tempo fino alla gigantografia del famoso articolo la Rabbia e l’Orgoglio scritto dopo la tragedia dell’11 settembre 2001.

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