[oblo_image id=”1″] Non ripercorrermo le tappe della carriera di Ronaldo. La fama di predestinato, i gol segnati ad ogni latitudine, i successi e le delusioni del talento più puro espresso dal calcio mondiale dopo l’addio di Maradona. Non lo faremo semplicemente perchè non vogliamo accettare che la rottura del tendine rotuleo patita con il Livorno faccia calare definitivamente il sipario. Non ci dilungheremo sulle eventuali responsabilità mediche di chi lo ha gestito nè ci interrogheremo sulle scelte più contradditore che l’asso carioca ha intrapreso dentro e fuori dal campo. Su questo molto si è scritto e molto altro si scriverà. Ma pensiamo che mai come ora, per quanto difficile, sia importante pensare positivo. Bisogna credere che la favola non si sia conclusa con l’epilogo più crudele ma che un nuovo capitolo si debba aprire. La speranza è che il viaggio lampo a Parigi e l’operazione al ginocchio sinistro siano il primo passo verso il recupero del giocatore. La logica probabilmente suggerisce il contrario: Ronaldo ha ormai 31 anni e un fisico martoriato dai continui incidenti. Come se non bastasse negli ultimi anni non ha seguito sempre una vita da atleta e da troppo tempo ha abbandonato il peso forma. Lo stesso staff sanitario del Milan ha ammesso l’impossibilità di fare previsioni sui tempi di recupero. Tuttavia, non vogliamo pensare che le lacrime versate sulla barella che lo accampagnava fuori da San Siro siano l’ultima immagine di Ronaldo calciatore. Un campione che si è sempre caratterizzato per la volontà di decidere con la propria testa a costo di scelte impopolari, però, non potrà accettare che sia il destino a stabilire il momento in cui appendere gli scarpini al chiodo. Per questo pensiamo che prima o poi il Fenomeno tornerà. E con noi, se lo augurano tutti gli amanti del grande calcio. Forza Ronie!

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