[oblo_image id=”1″] In Italia la pausa natalizia è un rito. Di calcio si continua a parlare, le trattative di mercato impazzano, i giornali danno spazio alle solite polemiche ma il campionato si ferma. La serie A riprende dopo l’Epifania: una sosta provvidenziale perchè da Gennaio aspettiamoci cinque mesi senza interruzioni tra scudetto da assegnare, Champions con tre italiane in lizza e Coppa Italia come gustoso contorno. Lo stop per le feste è osservato da quasi tutto il resto d’Europa. In Francia il calendario sportivo è pressochè identico, in Germania addirittura il riposo invernale ha le sembianze del letargo. La Bundesliga si ferma a metà dicembre e riprende a fine Gennaio: un mese e mezzo di completa depurazione dal pallone. Anche in Spagna il 2008 calcistico è ormai archiviato: tuttavia, la pausa è un pò più breve e già il 3 Gennaio riprenderà la caccia al Barcellona capolista. Unica eccezione nel panorama continentale è l’Inghilterra. Altro che salutare riposo per calciatori, tecnici e tifosi. Natale è il momento del tour de force con tre turni di Premier League ravvicinatissimi. Si comincia il giorno di Santo Stefano  con tutte le squadre in campo, si prosegue il 28 Dicembre, e si chiude con i posticipi del 29 e 30. Un’indigestione di calcio da smaltire durante le abbuffate natalizie. Ma non tutti apprezzano. Indimenticabile la risposta di Victoria Adams, nonchè signora Beckham, che spiegò così il passaggio del marito dal Manchester United al Real Madrid: “Mi ero stancata del fatto che ogni Natale David dovesse stare lontano da casa per allenarsi…” Poco importa che il pallone non sia nell’immaginario storico di Santa Klaus: per gli anglosassoni le tradizioni si possono anche inventare. E ora – mostrando i lusinghieri dati d’ascolto delle partite trasmesse in tv e i continui sold out agli stadi –  ribadiscono la bontà della loro scelta. Quest’anno, però, anche in Italia qualcosa si è mosso. E’ il basket a voler offrire un succulento regalo agli appassionati. Proprio il 25 Dicembre si affronteranno Virtus Bologna e Carife Ferrara. Una sfida in american style con l’esibizione nell’intervallo della compagnia di Notredame de Paris. Che i tempi siano maturi per cambiare anche da noi?

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