Slow Club è un esperimento che nasce dalla voglia di non lasciarsi sopraffare dall’inedia in questi giorni un po’ così e dal desiderio di credere, oggi più che mai, alla straordinaria forza consolatoria e salvifica dell’arte in tutte le sue declinazioni, dalla poesia, alla musica, alla recitazione.

Partendo da questo assunto, Slow Music ha deciso di produrre Slow Club, un programma dalla cadenza periodica, realizzato grazie al contributo di amici musicisti, attori, scrittori, giornalisti e altre persone che gravitano all’interno e attorno a quel mondo fantastico chiamato “spettacolo”, un mondo troppe volte sottovalutato, in realtà capace – quando stimolato nel modo giusto – di regalare momenti di straordinaria Bellezza, nonché grandi emozioni.

Slow Club ha l’ambizione di diventare un vero e proprio magazine, dove ognuno contribuisce con un brano musicale, la lettura di una pagina di un libro o una poesia, una breve performance artistica. E ci saranno anche vere e proprie rubriche fisse, per esempio “Istruzioni per l’uso” (recensioni di dischi, libri, film, ecc.), “Una rete di Bellezza” (suggerimenti per andare alla ricerca della Bellezza attraverso la rete) e altre che scoprirete nel tempo.

La diffusione avverrà sui social, in particolare Facebook e Instagram, e sul canale YouTube, partendo dagli account We Are Slow Music, ma chiunque sarà libero di condividere. Ed è quello che si augurano i creatori perché la loro aspirazione è che SLOW CLUB continui a vivere anche una volta che questi giorni un po’ così saranno solo un brutto ricordo.

Nella prima puntata i contributi di: Elena Di Cioccio (conduzione), Stefano Bonagura, Peter Cincotti, Loredana Fadda, Saturnino, Gian Paolo Serino.

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