[oblo_image id=”1″]Il fasto dell’Ara Pacis fa da cornice alla mostra-evento “Brian Eno e Mimmo Paladino. Opera per l’Ara Pacis”, in esposizione fino all’11 maggio prossimo. Si tratta di una fusione che vede i due artisti lavorare insieme dopo quasi dieci anni, da quando cioè nel 1999, firmarono il primo progetto comune, la Round House di Londra.

Due arti, Palladino l’arte e Eno la musica che si sposano perfettamente con gli spazi dell’Ara Pacis. Il primo è alla ricerca di contaminazioni, come la scultura circolare visibile dal Lungotevere, che inquadra l’Ara Pacis e il monumento con un anello di acciaio che il curatore della mostra, Achille Bonito Oliva commenta: “Come la “o” di Giotto, ma tridimensionale, la scultura di Paladino si fronteggia in termini di proporzione, armonia e simmetria con l’intera costruzione dell’Ara Pacis, ad introduzione dell’intreccio linguistico e del duetto interdisciplinare tra Mimmo Paladino e Brian Eno, che avviene nel piano sottostante”. E’ possibile ammirare un treno di 35 metri di ossa a forma antropomorfa in ferro e terracotta, e sculture di estrema precisione.

Lo stesso artista dice: Nell’installazione ho lavorato sullo spazio astratto di questo luogo come una forma di libertà. Noi artisti dobbiamo proporci usando questo indirizzo. Brian Eno, musicista di fama internazionale, ha creato la musica per i lavori di Paladino, formando spazi indipendenti dei livelli musicali. L’intento comune ad entrambi è quello di destrutturare i lavori, comprimendo i motivi e ricomponendo i puzzle dell’armonia. Oltre a Achille Bonito Oliva, curano la mostra Federica Pirani e James Putnam e tutto l’evento è sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura su progetto di Valentina Bonomo.

orario: da martedì a domenica dalle ore 9 alle ore 19
dove: Lungotevere In Augusta, Roma
per info: www.arapacis.it

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