L’ultimo sistema operativo di casa Microsoft proprio non piace. A meno di un anno dal lancio della versione commerciale in tutto il mondo, escono già i primi rumors dalla casa di Redmond su una probabile nuova release per il 2009. Forse sono semplicemente voci di corridoio, nate dal clima di cambiamento successivo al recente annuncio del ritiro di Bill Gates e alla nomina del nuovo direttore Ray Ozzie. L’uomo nuovo di Microsoft non è così affezionato al prodotto Windows come il suo creatore e inoltre il suo background professionale è molto più web-oriented, tanto da far pensare che il sistema operativo apparso nella sua prima versione nel 1985 potrebbe essere accantonato.

[oblo_image id=”2″]Ma non è questo l’unico segnale: uno studio scientifico commissionato in Gran Bretagna boccia l’adozione di Vista come tecnologia educativa nelle scuole; una classifica lo indica tra i peggiori dieci prodotti tecnologici della storia. La sua ingordigia di risorse che chiede di girare su macchine ultrapotenti, la sua intolleranza per molte periferiche e software che risultano incompatibili, i costi complessivi da affrontare per l’aggiornamento, insomma, le critiche non mancano. Ma queste non sono solo osservazioni invidiose di addetti ai lavori che aristocraticamente preferiscono Linux o Mac, sono gli stessi clienti di Microsoft a mostrare insoddisfazione. Tanto che il passaggio da XP a Vista in alcuni casi viene percepito come un vero e proprio “downgrade” perché a parità di hardware il più recente sistema operativo appare troppo lento rispetto al predecessore. Le considerazioni negative dei primi utilizzatori di Vista sono stati la peggior pubblicità che il prodotto potesse avere, il popolo della Rete ha diffuso e ampliato questa percezione, fino a generare la convinzione generale che è meglio stare alla larga dall’ultimo sistema operativo di Microsoft.

Microsoft aveva progettato di concludere le vendite di XP il 31 gennaio 2008 e ha già concesso una proroga fino al 30 giugno. E poi? La notizia sembra aver turbato l’utenza Microsoft (oltre il 90% degli utilizzatori di pc) tanto da organizzare una petizione per salvarlo. Il sito InfoWorld ha fatto partire il conto alla rovescia che misura quanto manca alla morte del Windows di maggior successo e ha iniziato una raccolta firme per chiedere alla Microsoft di tenere in vita il prodotto addirittura per un tempo indefinito.

I consumatori privati e le aziende abitualmente dimostrano una certa riluttanza ai mutamenti, che difficilmente vengono vissuti come un rinnovamento e portatori di progresso, già il passaggio da Windows 98 a XP non era stato alquanto entusiastico, tanto che in mezzo bisogna provare a non dimenticarsi che c’è stata anche la versione Millenium. Al momento però, dopo cinque anni, XP è diventato uno standard, la clientela business non intende sostenere un altro costoso upgrade dei propri sistemi, i clienti privati si sono abituati all’ambiente operativo e provando Vista non trovano alcuna nuova feature a cui non potrebbero rinunciare. Sono oltre trentamila gli utenti di tutto il mondo che hanno sottoscritto la petizione, la raccolta prosegue fino a primavera, quando nelle intenzioni dei promotori verrà consegnata a Microsoft.

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