“Merito loro..le persone che fanno Telethon” dedicato a tutti ivolontari Telethon che in ogni angolo di Italia promuovono e sostengono laraccolta fondi a favore della ricerca, si e’ svolto a Torino, in una caldagiornata di luglio (15), organizzato presso la Galleria Civica d’Arte Moderna eContemporanea di Torino (GAM) . Nell’anno del volontariato, l’incontro ha rappresentato una valida occasione perriunire quelle persone che si adoperano per sostenere la ricerca sulle malattiegenetiche portando alla loro nobile causa l’impeto, la forza e ladeterminazione che ti fanno andare spedito come un treno e ti fanno  superare tutti gli ostacoli e le avversita’che si pongono davanti:  i malati e leassociazioni, i volontari sul territorio, le imprese, ma anche iricercatori  che contribuiscono alprocesso di valutazione garantiscono qualita’ e meritocrazia nell’assegnazionedei fondi. Da Telethon un grande successo in un anno contrassegnato dalla crisiche ha investito ogni settore senza distinzione: oltre 27 milioni di euro perla ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Il 9% in piu’rispetto l’annopassato. Di questi, 15 milioni sono destinati al supporto di programmi eprogetti svolti in laboratori distribuiti sull’intero territorio nazionale. Conl’assegnazione dei fondi da parte della Commissione medico scientificainternazionale che si e’ riunita a giugno, sono complessivamente 40 i progettidi ricerca finanziati quest’anno, per un totale di 101 laboratori di ricerca.Buona parte degli studi coinvolgono infatti piu’ gruppi, a conferma  di quanto la sinergia sia importante nelraggiungimento dei risultati. Cresce inoltre il network Telethon dellebiobanche genetiche, risorse fondamentali per la ricerca e la diagnostica, chea oggi conta 10 centri. Gli altri 12 milioni sono stati invece destinati alsostegno dell’attivita’ degli istituti fondati da Telethon; l’Istituto Telethondi genetica e medicina (TIGEM) di Napoli, diretto da Andrea Ballabio, che conta161 persone; l’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (HSR TIGET)di Milano, diretto d Luigi Naldini, in cui lavorano 120 persone: il programmaCarriere Telethon Dulbecco (DTI), attivo attualmente in 20 laboratori in Italiacon 112 ricercatori; a questi si aggiunge Tecnothon, il laboratorio di ricercatecnologica di Sarcedo  (Vicenza)  dedicato all’ideazione e allo sviluppo di prototipidi oggetti  in grado di migliorare laqualita’ della vita di persone disabili. In questi  istituti di ricerca fondati da Telethon, figuraun programma del premio Nobel  RenatoDulbecco per l’ideazione di prototipi, anche auto, per migliorare la vitadei pazienti disabili. “Questi fondi – ha sottolineato il Presidente Luca di Montezemolo- sono per noi come gli utili di un’azienda. Crescere in un momento di crisicome l’attuale è motivo di grande soddisfazione, ma i risultati più importanti,che aspettiamo con ansia, sono i risultati prodotti dalla ricerca. A 20 annidalla nascita di Telethon, possiamo dire che cominciano ad esserci lecondizioni per dare le prime risposte alle speranze di tante persone. Abbiamodato il via a studi clinici su alcune malattie, il che significa che finalmentesiamo passati dal laboratorio al letto del paziente”. In arrivo anche 410 milaeuro da Telethon per la ricerca scientifica piemontese: dopo la valutazione daparte della Commissione medico scientifica della Fondazione, infatti, tregruppi di ricerca dell’Universita’ di Torino impegnati nella lotta allemalattie genetiche hanno meritato un finanziamento.  All’incontro odiernoerano presenti, tra gli altri, il ricercatore neo finanziato da Telethon FerdinandoFiumara, Antonio Gaudioso di Cittadinanzattiva, i giornalisti EnzoD’Errico e Riccardo Bagnato, Mario Molteni direttore Altis,Università Cattolica del Sacro Cuore. “Dopo i brillanti risultati dell’anno”,ha continuato l’eclittico Presidente Montezemolo “sono lieto di poterannunciare che, nonostante la crisi, daremo piu’ fondi alla ricerca e che perun numero crescente di malattie le terapie sono ormai in vista. Telethon e’ ilfiore all’occhiello della ricerca italiana e la sua grande squadra, che unisceprivati cittadini, aziende e associazioni, puo’ ritenersi fiera dei risultatiche sta ottenendo, dimostrazione di come, anche in Italia, dove c’e’ un’organizzazionevalida, meritocratica e trasparente, e’ possibile costruire quella BigSociety  di cui si parla molto in altriPaesi europei”.  Anche una simpaticacitazione sull’ultima  vittoria a lugliodella Ferrari arrivata 50 anni dopo il primo storico successo e sempre nellamedesima Silverstone “dobbiamo fare squadra … la forza di volonta’ e il giocodi squadra regalano grandi soddisfazioni a volte inaspettate: se l’Italia fossecapace di fare squadra, vincerebbe tutti i campionati del mondo!” ha detto,rivolgendosi alla folta platea sotto gli occhi compiaciuti di un moderatore d’eccezione,Mario Calabresi, direttore de La Stampa. Ma non mancano neppure le battutepolemiche, come a chi gli chiede cosa non va nel nostro Paese, la risposta senzabattere ciglio sia stata “La classe politica dovrebbe avere il coraggio dicontenere e diminuire i loro costi!“ Una stoccata finale detta pero’ inperfetto stile, cosi’ come ci ha ormai abituato il Presidente Montezemolo.Riassumendo le caratteristiche che deve possedere il perfetto volontario, inserireisicuramente tempo, generosità, impegno e voglia di mettersi in gioco per unanobile causa e aiutare la ricerca scientifica a sconfiggere le malattiegenetiche, nel nostro caso. Sono queste le basi essenziali  di tutti coloro che si mettono in gioco come perTelethon, che in tutt’Italia hanno scelto di scendere in campo in prima personaper una battaglia che può salvare centinaia di vite umane.  Con la forza interiore, come gia’ evidenziatoprima, si possono poi compiere sforzi emotivi e psicologici che danno unamarcia in piu’,  che permette anche diraggiungere, come nel caso di Telethon, risultati insperati e straordinari, unvero miracolo per l’esattezza, cosi’ mi piace sottolineare tutti i numeri diquesta  eccezionale raccolta fondi chenon conosce, e mai conoscera’, il suo termine forse anche perche’ la Ricercanon puo’ e non deve mai fermarsi. Ed e’ bello sapere e pensare che il nostroPaese, maltrattato e bistrattato da tutti, svolge un ruolo fondamentale nellaRicerca medica e dirige molto sapientemente l’inversione di tendenza che datempo ormai, regola tutto il sistema:  moltipiu’ pazienti, specie i bambini, vengono a curarsi in Italia, e questa puo’senz’altro considerarsi una vittoria per la nostra grande Associazione, fioreall’occhiello del nostro Belpaese, sul tetto, ormai, delle centocinquantaprimavere. Buon Compleanno Italia e un sincero grazie a Telethon!

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