All’Auditorium di Roma la seconda edizione del Festival della Matematica per far conoscere al pubblico le applicazioni della matematica ai diversi campi della conoscenza. Vari i settori e tanti gli artisti “matematic.

C.M. Escher. L’arte del puzzle e il puzzle dell’arte

[oblo_image id=”1″]Nel panorama delle mostre allestite spicca quella dedicata a Maurits Cornelis Escher. La mostra presenta una collezione di 66 opere originali tra xilografie, litografie, disegni ed acquarelli, molte delle quali mai arrivate in Europa. Escher che su se stesso viveva la duplicità che gli deriva dall’essere artista e matematico, scriveva confrontando scrupolosamente gli enigmi che ci circondano, considerando e analizzando le osservazioni che ho fatto, sono approdato al regno della matematica. Sebbene io sia privo di qualsiasi formazione nel campo delle scienze esatte, molto spesso mi sembra di avere molto più in comune con i matematici che con i miei colleghi artisti. Le sue opere hanno una forte componente matematica, e molti dei mondi che ha disegnato sono costruiti attorno a oggetti impossibili come il Cubo di Necker, il Nastro di Möbius e il Triangolo di Penrose.

Matematica trasparente: Superfici minime e bolle di sapone

Altro tema affascinante sia per i suoi aspetti di gioco e divertimento che per i contenuti scientifici d’inaspettata profondità, è quello delle bolle di sapone. La chimica, la fisica, la biologia, ma anche l’arte e l’architettura si sono a lungo occupate di bolle di sapone: ne indagano la composizione molecolare, ne studiano gli effetti ottici d’interferenza della luce, se ne ispirano per immaginare forme nuove, capaci di imitarne leggerezza e trasparenza…

La musa e l’algoritmo

I lavori di grafica con software auto-costruito consentono ad Aldo Spizzichino di applicare delle nozioni matematiche in un contesto di espressività artistica. Nel gioco mimetico che ci porta a studiare e riprodurre le forme della natura la computer art ricopre oggi un ruolo di elezione. Con straordinaria facilità si riesce a combinare la regolarità di strutture astratte con elementi di casualità tipici dei processi dinamici e di accrescimento. E quando ci sentiamo esteticamente appagati dal dosaggio di queste due componenti abbiamo imparato qualcosa sul concetto stesso di bello. Scopriamo così che questo gioco mimetico conduce a una nuova forma di conoscenza che non è né prettamente scientifica, né prettamente artistica, ma una commistione di entrambe.

Nello spazio MateFitness attività ludiche interattive, indovinelli e un viaggio nell’etnomatematica, ossia lo studio delle diverse pratiche matematiche così come si sono sviluppate in tutto il mondo nelle diverse epoche e nelle diverse culture. O l’allestimento di una storia a fumetti che narra l’incontro fortuito tra un professore confuso e un ragazzo curioso che si ritrovano a discutere il concetto di infinito in un’aula universitaria vuota di Gottinga.

Queste le mostre che faranno da sfondo agli incontri delle quattro giornate, tra i cui protagonisti troviamo: Umberto Eco, Steven Smale, Amartya Sen, Robert Aumann e John Nash, Hans Magnus Enzensberger, Sheldon Glashow e Frank Wilczek, Juris Artmanis.

Per il programma completo:
www.auditorium.com/download/view/2008/festival-matematica/DepMatematica08.pdf

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