Mangiare sano ? Serve una motivazione
Mangiare sano ? Serve una motivazione
Mangiare sano, benessere a tavola? Cerchiamo una motivazione!

Siamo di nuovo all’inizio dell’anno.

Questi sono i giorni in cui molti di noi riflettono su alcuni buoni propositi per l’anno nuovo. Qualcuno se la racconta, qualcun altro ne parla mentre chiacchiera con altri, qualcuno invece la scrive. Mette nero su bianco i punti su cui intende impegnarsi.

Come fare allora a definire i propri obiettivi di salute e benessere a tavola?

E come si fa ad avere fiducia di poterli raggiungere?

Serve motivazione.

Una motivazione che può arrivare solo da sé stessi e da nessun altro.

Perché ci possono elencare un sacco di ragioni per impegnarci a mangiare sano, per scegliere di dedicare del tempo all’attività fisica, per rispettare il nostro corpo.

Possiamo anche essere convinti che siano tra le soluzioni migliori per stare in forma.

Ma questo non è sufficiente per essere motivati ad agire.

Per sentire quella spinta che ci fa svegliare presto al mattino per andare a fare sport, che ci fa stare in cucina qualche minuto in più per preparare la verdura, che ci fa dire di no alle tante occasioni in cui vorremo mangiare qualcosa di sfiziosamente gustoso ma scegliamo di non farlo.

E non serve neppure definire gli obiettivi di kg, di cm vita, di porzioni di frutta e verdura da consumare ogni giorno, … con il proprio medico.

E’ quando siamo noi a scegliere perché ne dovrebbe valere veramente la pena. Perché ha senso agire nel modo che ci fa sentire bene, ci fa sentire piacevolmente leggeri e in forma. Quando siamo noi a decidere lo scopo di tutto allora è più facile. Allora la motivazione cresce dentro.

Ed è qualcosa che va al di là di semplici obiettivi. Uno scopo ci dà la direzione.

In molti ci concentriamo a definire gli obiettivi. Lavoriamo sodo per raggiungerli, diamo il massimo e… E una volta raggiunti ci sembra che non cambi poi così tanto. Percepiamo tutta la fatica durante il percorso per raggiungerli. E una volta che siam lì ci sembra di esserci persi qualcosa per strada.

E’ quello che succede anche quando definiamo un obiettivo di peso sulla bilancia. Per il mese x voglio pesare xx kg. C’è chi si impegna a fare del proprio meglio per raggiungere quel peso corporeo. Sta attento alle porzioni, alla frequenza di consumo di alcuni alimenti, a quando mangia fuori e mentre fa la spesa al supermercato. Il cibo diventa tra i protagonisti preferiti dei propri pensieri.

Tutto per arrivare lì.

A xx kg.

La cosa interessante è: che cos’altro avverrà quando avrai raggiunto xx kg? Intendo oltre al fatto di leggere xx sulla bilancia?

E soprattutto che cosa avverrà durante i mesi in cui ti impegnerai per raggiungere quell’obiettivo?

Cos’altro potresti notare di davvero interessante, che magari neppure ti eri proposto come obiettivo, ma che ti potrebbe fare davvero piacere? Perché ti farà sentire davvero bene?

Cosa cambierà del tuo modo di pensare, di parlarti, di vedere le occasioni in cui mangi in compagnia, del modo in cui gestisci il tempo, di quello in cui gestisci lo stress?

Sembra banale ma ciascuno di questi piccoli cambiamenti è generatore di altri e rappresenta anch’esso una parte importante del percorso.

Il limite per qualcuno di noi è di fissarsi troppo su un unico obiettivo, perdendo di vista tutti gli altri piccoli obiettivi che sono il supporto necessario per raggiungerlo. Più che lista di obiettivi si potrebbe parlare di un vero progetto. Dove sono coinvolte molte parti. Ciascuna ha una sua importanza.

Vederla in questo modo aiuta ad arricchire l’esperienza del migliorare le proprie abitudini a tavola, indipendentemente dalle ragioni che spingono la persona a farlo, di nuovi aspetti che rendono l’intero percorso più emozionante.

Può sembrare strano ma guardando ai tanti piccoli obiettivi che fanno parte del proprio progetto, ogni qualvolta riusciamo a raggiungerne uno percepiamo la soddisfazione in tutto il corpo.

E questo sentire ci fa capire che possiamo avere fiducia di riuscire ad andare lontano.

Che forse non è così difficile come ci sembrava all’inizio.

Tanti piccoli passi che aiutano a sviluppare la costanza.

Quella necessaria per mantenere vivo l’impegno e dare la certezza di raggiungere la meta.

La lista degli ingredienti comunque può non rivelarsi sufficiente per garantire un piatto prelibato. Serve sempre un po’ del proprio. Un po’ di farina del proprio sacco.

Ecco allora che dedicare tempo per riflettere sul proprio progetto, sui propri obiettivi, con la lista degli ingredienti elencati (la motivazione e lo scopo, l’impegno, i piccoli obiettivi e la costanza) a volte non è sufficiente.

Credo che prima di tutto ciò sia necessario fare la lista di alcune buone convinzioni. Di quelle credenze che alimentano la nostra fede di riuscire davvero a raggiungere gli obiettivi che ci poniamo. Conviene iniziare con una bella lista di frasi che ci aiutano a sviluppare una buona dose di ottimismo. Necessario in quei momenti in cui ci sembrerà di rimanere bloccati nelle sabbie mobili, dove pur con l’impegno non riusciamo a compiere alcun passo in avanti. Quei momenti in cui saranno indispensabili le convinzioni che infondono fiducia e coraggio.

Quindi iniziamo col crearne qualcuna per iniziare al meglio i lavori!

Cinzia Dalla Gassa
Cinzia Dalla Gassa

Dottoressa Cinzia Dalla Gassa, dietista ed esperta di scienza della nutrizione. Pubblicherà per Galassia Arte il libro “Dimagrire con la mente”. Sito: www.cinziadallagassa.com

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