[oblo_image id=”1″] 5-0 a Marassi: il risultato parla da solo. L’Inter riprende saldamente il comando della classifica e prepara gli ultimi dettagli per dare vita alla consueta fuga. Squadra solida, con un organico in grado di rispondere alle assenze del tandem offensivo Milito-E’too, supportata da un centrocampo gagliardo e da una difesa attenta. Non ci sono dubbi che l’Inter sia forte, ma le proporzioni del dominio sono determinate anche dagli avversari. O meglio, dai limiti delle rivali. Le difficoltà della banda Mourinho in Europa sono attribuibili solo in piccola parte a tare mentali: la verità è che difficilmente in Europa capita di ricevere regali sontuosi come quelli offerti dal Genoa nel primo tempo. Un autorete da antologia, un rinvio disgraziato del portiere per servire su un vassoio d’argento lo 0-3 con cui le squadre sono rientrate negli spogliatoi all’intervallo. E pensare che il Grifone rimane una delle più serie candidate ad arrivare tra le prime quattro al termine della stagione… A meno di improvvisi cambiamenti di scenario, l’Inter appare un pugile beato nel godersi la cintura di campione in carica non avvistando all’orizzonte alcun rivale degno di questo nome. Infierire sulla crisi d’identità del Milan è superfluo, Fiorentina e Samp non hanno i mezzi per competere sulla lunga distanza. Rimarrebbe la Juve, ma dopo un’incoraggiante partenza i bianconeri si sono smarriti. L’aggravante è che i problemi sono gli stessi evidenziati nelle passate stagioni. Tendenza cronica agli infortuni, carenze strutturali in determinati ruoli. La rete del vantaggio viola a Torino è arrivata dalla corsia difensiva di destra: la stessa che è diventata terra di conquista per gli avversari da quando è presidiata da Zdenek Grygera. Nonostante gli investimenti per rinforzare il centrocampo, l’unico assist filtrante del match è giunto dai piedi di Poulsen. Dagli altri è lecito attendersi di più. Valgono solo come attenuanti le assenze di Marchisio e Tiago o la precarietà delle condizioni fisiche di Diego e Sissoko. Se tutto funziona al 100%, la Vecchia Signora riesce ad essere competitiva, ma la rosa non riesce a sopperire ai momenti di difficoltà che inevitabilmente arrivano nel corso della stagione. Intanto l’Inter gongola al centro del ring. Per le avversarie, o presunte tali, potrebbe essere già suonata l’ultima campana.

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