[oblo_image id=”1″]Sempre più spesso, accendendo la tv, sfogliando le pagine di una rivista o anche più semplicemente prendendo un caffè al bar o aspettando alla fermata del tram, si sente parlare di gioventù violenta, dedita a droghe, alcool, sfrenatezze sessuali, senza più limiti, ideali e miti, proprio come ci vorrebbero far credere i casi di Perugia o Arezzo..ma non è così!

Quello a cui ho assistito domenica è stato uno spettacolo incredibile, ventimila ragazzi in delirio, “dopati” soltanto dalla musica e dall’ammirazione sconfinata per un cantante, per me un idolo,e le sue canzoni: Luciano Ligabue!

Il “bar Mario” ha riaperto e i sogni di Ligabue sono tornati a far ballare Roma: al Palalottomatica è in scena “Ellesette”, 7 date appunto, che il rocker emiliano terrà nella capitale prima di partire per Milano dove altre 7 serate faranno da “antipasto” alle vacanze natalizie; il tutto per festeggiare i suoi quasi 20 anni di carriera.

Altro regalo fatto ai fans è stato il primo dei due greatest hits, “Primo tempo”, che contiene anche due inediti (per “Secondo tempo” bisognerà aspettare maggio 2008).

Per questo tour un allestimento sontuoso: un palco enorme, un megaschermo da 150mq su cui scorrono durante ogni brano contributi video e una passerella circolare che permette a Luciano e alla sua band di essere più vicini a tutto il pubblico del palazzetto.

Un juke-box di successi che diventa urlo, invocazione, karaoke.

Un viaggio che parte leggero e metafisico con “Sogni di rock’n roll” per diventare adrenalinico e ruggente con “Sulla mia strada” ed impennarsi con “Bambolina e barracuda”. Note, parole, immagini ed impegno ambientale: i 14 concerti del rocker di Correggio sono legati alla campagna “Impatto zero”, progetto italiano di Lifegate che si propone di concretizzare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni di anidride carbonica e compensarle con la creazione di nuove foreste. Per compensare i 592.511 chili di CO2 emessi dal tour, Ligabue farà piantare 152.906 mq di foresta in Costa Rica.

Eco-sensibilità e realismo del quotidiano, slanci ideali e ferite che bruciano: tra i momenti più esilaranti, l’esecuzione a chitarra e voce di “Eppure soffia” di Pierangelo Bertoli, le citazioni di “Jumpin’Jack Flash” dei Rolling Stones e di “Rebel” di David Bowie, suite rockettare all’interno di “Bar Mario” e la presentazione dei due inediti “Niente paura” e “Buonanotte all’Italia”, un pezzo poetico che Liga ha scritto “con la consapevolezza che il nostro Paese abbia bisogno di molto riposo e di staccare dalla frenesia politica e sociale”; un saluto al suo pubblico, quello stuolo festante lontano dal mondo violento disegnato un po’ ovunque, emozionato anche perché sui maxischermi passavano le immagini di persone che hanno fatto la storia del nostro Paese: Enzo Biagi, Falcone e Borsellino, Pavarotti, De Andrè, Totò e Peppino, De Filippo, le nazionali campioni del mondo ’82 e 2006, Pertini, Benigni, Dario Fò…”buonanotte all’Italia che si fa o si muore o si passa la notte a volerla comprare…”..e con un po’ di malinconia Ligabue ha mandato tutti a nanna e poi “ha chiuso il bar”.

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