[oblo_image id=”3″]È già uscita nelle nostre sale cinematografiche l’ultima pellicola di genere rosa della Summit Entertainment Letters to Juliet. Diretto dal regista Gary Winick (Bride Wars, La tela di Carlotta, Trent’anni in un secondo), il film ha ottenuto subito dei buoni incassi e un riscontro molto positivo da parte del pubblico, soprattutto da parte di quelle persone che credono fermamente nel destino e nella forza dell’amore.

L’opera cinematografica rappresenta in primo luogo un omaggio esplicito alle bellezze paesaggistiche e alle tradizioni italiane. Al centro della storia, infatti, c’è il mito di Romeo e Giulietta e il relativo museo di Verona, presso il quale sono state girate molte scene della commedia. Il set però si è spostato anche sul suggestivo Lago di Garda, per poi terminare le riprese a Siena e nei dintorni della campagna toscana.

La protagonista della vicenda è una giornalista newyorkese in erba di nome Sophie (Amanda Seyfried), la quale decide di unirsi al suo fidanzato (Gael Garcìa Bernal) per un viaggio d’affari in Italia. Una volta giunta a Verona, la giovane va subito a visitare la famosa casa leggendaria di Giulietta, l’eroina shakespeariana a cui ancora oggi ragazze da ogni parte del mondo inviano lettere per confidarle i propri problemi di cuore. Ma la vera avventura per la giovane turista comincerà quando ritroverà per caso nel cortile del museo una lettera smarrita risalente a 50 anni prima e scritta da una certa Claire Smith (Vanessa Redgrave). La redattrice americana, pensando che la signora, ormai nonna, abbia comunque diritto a una risposta, le manda una lettera riportante il consiglio di continuare a cercare il suo amato conosciuto in Italia quando era adolescente. [oblo_image id=”2″]Colpita dal messaggio, la donna decide di tornare in Italia insieme al nipote Charlie (Christopher Egan), nella speranza di ritrovare ancora in vita il suo Lorenzo (Franco Nero) e di poterlo almeno riabbracciare. Appassionatasi alla questione, la nostra Sophie finirà per unirsi al gruppo e dare una mano nelle ricerche, restando coinvolta in una serie di accadimenti che cambieranno la sua stessa esistenza.

L’idea di base da cui poi si è sviluppato il film è stata ispirata dall’album di Elvis Costello The Juliet Letters e dal libro Letters to Juliet scritto dalle sorelle Lise e Ceil Friedman. In questo modo, le produttrici cinematografiche Caroline Kaplan ed Ellen Barkin sono venute a conoscenza del fenomeno delle lettere indirizzate a Giulietta a cui in realtà rispondono delle semplici volontarie del Comune di Verona, ovvero le cosiddette “segretarie di Giulietta”, interpretate nella pellicola da celebri attrici italiane, tra cui Luisa Ranieri, Marina Massironi e Milena Vukotic. Del resto, quasi tutti gli attori non protagonisti sono italiani, poiché scelti direttamente all’arrivo della troupe nel Bel Paese. Il compito più difficile nella fase di casting, invece, è stato cercare l’attore adatto ad interpretare Charlie, ma quando si è presentato alle audizioni Christopher Egan il dilemma si è magicamente risolto.

[oblo_image id=”1″]Per di più, a proposito della sua esperienza di cineasta nella nostra penisola, Winick ha dichiarato: “ci sono alcuni film dove la location diventa personaggio. Ed è la sensazione che ho avuto girando il mio ultimo lavoro in Italia. Si riesce a ricreare qualsiasi cosa da qualsiasi parte, ma quando sei in questa nazione c’è qualcosa che ti entra dentro ed esce durante le recitazioni. I colori della terra, gli edifici. Non esiste al mondo un altro posto come questo”.

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