[oblo_image id=”1″]Il grande talento di Jorge Amado, portato sul palco del teatro Manzoni di Milano. Parliamo di Donna Flor, e dei suoi due mariti, una delle storie più belle e sensuali della letteratura brasiliana, che è stata trasformata in testo teatrale dalla sensibilità di una regista quale Emanuela Giordano, che ha colto perfettamente il senso della vicenda e lo spirito dei personaggi.

Protagonisti dello spettacolo Caterina Murino meravigliosamente calata nella purezza e sensibilità di donna Flor, Pietro Sermonti un fascinoso e quasi disincantato Vadinho, che “più che esserci, forse ci fa”, e la perfetta “nuvoletta” Paolo Calabresi, nel ruolo di Teodoro.

[oblo_image id=”2″]Rappresentazione colorata e pulita, che rimanda solo in parte alle atmosfere latino-americane descritte nel testo di Amado, al quale, come afferma la regista, lo spettacolo vuole essere comunque fedele. Emanuela Giordano ha infatti trasferito l’insolito legame tra i tre personaggi in un tempo e spazio non definiti, decostruendo comunque l’essenza delle diverse relazioni, che appartengono forse un po’ a tutti. La sinossi narrà dell’amore della bella, delicata, donna Flor, dalla pelle color del thè, per l’inquieto ma irresistibile Vadinho, uomo un po’ mascalzone, ma dalla straordinaria carica sessuale, di cui è vedova inconsolabile. La protagonista dopo lunghi mesi di lutto si rende conto che è giunto il momento di rifarsi una vita e di risposarsi con il mite Teodoro, rassicurante ma poco caloroso e sensuale. Inconsapevolmente Flor richiama il fantasma del primo marito, della cui presenza ha comunque bisogno per vivere, e di cui continua ad essere l’amante. La nuova carica sessuale risvegliata l’aiutano anche a far nascere la passione nel marito un pò freddino, ma che comunque l’ama di un amore tenero e sincero.

[oblo_image id=”3″]Nello spettacolo il coro ha un ruolo fondamentale, in quanto i personaggi che lo compongonoraccontano la storia dei protagonisti, spiegando le sensazioni e le motivazioni che muovono gli animi e accendono le passioni carnali. Nota di merito va infatti al talento di Serena Mattace Raso, giovane attrice che interpreta una convincente Dona Rosilda, ovvero la madre della protagonista, e alla bravura di Simonetta Cartia, Claudia Giusmano e Laura Rovetti, che interpretano invece le vicine di casa di Flor, attrici che da tempo lavorano con Giordano.

Al Teatro Manzoni dal 2 al 28 febbraio 2010
Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
Biglietto: Poltronissima € 30,00
Poltrona € 20,00
Informazioni www.teatromanzoni.it

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