[oblo_image id=”1″] Chissà quante volte ha aspettato questo momento. Flavio Briatore legge la sentenza del Tribunal de la Grande Istance di Parigi e assapora il dolce gusto della rivincita. Annullata la radiazione decretata dalla FIA in seguito al Crashgate: il presunto finto incidente di Piquet Junior nel Gran Premio di Singapore del 2008. L’ex team manager della Renault era stato indicato dal massimo organo giuridico dei motori come la mente occulta : avrebbe chiesto al pilota brasiliano di simulare l’uscita di pista per far intervenire la safety car aiutando indirettamente l’allora compagno di squadra Fernando Alonso. Briatore ha accolto la condanna con freddezza: mentre gli altri  urlavano la sua espulsione dal mondo delle corse, preparava la difesa. E ora il tribunale di Parigi gli dà ragione. Nessun complotto, semmai rimane da valutare la posizione di Max Mosley che non si sarebbe fatto scrupoli ad alzare il polverone per estromettere dalla Formula 1 il manager cuneese. In effetti. la sentenza della FIA aveva immediatamente lasciato più di una perplessità: l’inconcepibile impunità per Piquet Jr  e la strana clemenza verso la scuderia rapportata alla severità nei confronti di Briatore e di Pat Symonds, ex direttore tecnico della scuderia, alimentavano i sospetti. La situazione rimane comunque fluida. L’improvviso ribaltamento sigillato a Parigi non esclude nuovi colpi di scena aprendo nuovi interrogativi. Come reagirà Mosley dopo essere stato pubblicamente sbugiardato? Se  e con chi tornerà Briatore ora che la radiazione è stata cancellata? Forza e coraggio: altro giro, altro regalo. Il circo della Formula 1 non smette mai di sorprendere. E poco importa se al via della stagione ufficiale mancano ancora più di due mesi.

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