Martedì 5 maggio TeatrOltre si sposta al Teatro Sanzio di Urbino, dove va in scena Nuova danza italiana.

Anticorpi Explo. Tracce di giovane danza d’autore, una sorta di micro festival della durata di una sera con tre diverse performance, generate da un grande lavoro di ricerca fisica, interesse per le arti performative, sperimentazione di nuove dimensioni fisico temporali.

Talenti e progetti emersi dalle vetrine più qualificate per la loro originalità, che testimoniano qualità ed evoluzione della nuova coreografia italiana, si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Sanzio. Sulla scena tre esperienze tra le migliori emerse dalla nuova generazione di artisti che rendono particolarmente interessante lo scenario attuale della danza italiana. Protagonisti della serata sono Tecnologia Filosofica con YY, Francesca Pennini e Collettivo Cinetico con Eye was here e Chiara Frigo con Takeya.

Anticorpi Explo nasce dall’esperienza di Anticorpi XL, un network che coinvolge operatori di più regioni per il coordinamento e la promozione di giovani gruppi di danza d’autore. Anticorpi XL si propone di analizzare le creazioni di gruppi di giovane formazione operanti nelle rispettive regioni di riferimento, di agevolare la loro mobilità grazie alla condivisione delle esperienze ed allo scambio di professionalità da parte dei soggetti coinvolti e di mantenere sempre aggiornate le occasioni e le modalità di diffusione e osservazione della giovane danza d’autore.

YY di Tecnologia Filosofica nasce dal lavoro di ricerca fisica propria della compagnia, di cui fanno parte gli autori/interpreti dello spettacolo, Aldo Torta e Stefano Botti. La performanceè un primo studio in cui un bagnante e un bagnino si trovano a interagire in una relazione di intesa, di gioco, di frizione, di attesa e di complicità. Tra esercizi ripetuti, spinte e sollevamenti si rischia di cadere nel tunnel dell’abitudine, ma gli artisti si capiscono al volo e creano perciò un’armonia del movimento che trasforma la noia ripetitiva di un gioco circolare in danza d’autore.

Quello che ci propongono Francesca Pennini e il Collettivo Cinetico con Eye was here è un viaggio ipertestuale che si distende per anni e per chilometri nel tempo e nello spazio. Lo spettacolo è un frammento dell’ipertesto coreografico C/o, basato sull’idea di Foucault di uno spazio irreale che si apre virtualmente dietro la superficie ma che, al contempo, è un posto assolutamente reale, connesso a tutto lo spazio che lo circonda. Il corpo virtuale e il rapporto tra avatar e utente sono i veri protagonisti della rappresentazione, che ricerca l’esperienza e la percezione di una realtà parallela, utilizzando la danza come codice comunicativo.

Takeya è un lavoro sulla velocità, in cui Chiara Frigo affronta il tema del rapporto tra velocità fisica e velocità mentale in un’operazione che dimostra come un intervallo di tempo estremamente breve può contenere ampie evoluzioni. Lo spettacolo si svolge in pochi metri e con azioni pazienti e meticolose che mirano al continuo miglioramento, fino a giungere ad una perfezione che permette di arrivare senza avere più bisogno di spostarsi. È un fenomeno di inerzia, un gioco che infrange l’irreversibilità del tempo.

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