[oblo_image id=”1″]Il Pozzo e il Pendolo Teatro ospiterà, venerdì 23 gennaio 2009 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 8 febbraio) il debutto, in esclusiva per Napoli, de La Donna in nero, la più agghiacciante storia di fantasmi scritta da Susan Hill, con Antonello Cossia e Paolo Cresta, nell’ideazione e la messa in scena di Annamaria Russo e Ciro Sabatino.

Susan Hill è la scrittrice britannica famosa per aver rilanciato il romanzo gotico. E’ a lei, difatti, che si deve la rinascita in grande stile, nel panorama letterario inglese, delle storie a base di fantasmi, che nella seconda metà del Novecento puntano ad una ripresa della celebre tradizione ottocentesca.

Dal suo capolavoro La Donna in nero, pubblicato in Inghilterra nel 1983, è stata tratta una versione teatrale che, in scena per la prima volta nel 1987 a Scarborough, città natale dell’autrice, è approdata, poi, sui palcoscenici di Londra diciassette anni fa. Da allora, con 7500 repliche, detiene, dopo La trappola per topi di Agatha Christie, il record di permanenza nei teatri della capitale inglese.

Leggemmo La Donna in nero alcuni anni – spiegano i due registi – e non riuscivamo a metter giùil libro, tanto era coinvolgente. Una volta terminato, ci lasciò unasensazione d’inquietudine cosìpalpabile, da farci sussultare al primo rumore. Tutto senza mai bisogno di ‘scadere’ nell’horror. La paura qui è fattadi rumori nella notte, tanta nebbia e spettrali visioni. Non acaso è considerata la più famosa ghost story inglese, scritta ai nostri tempi”.

[oblo_image id=”2″]L’eterno gioco del teatro nel teatro, la magia della scena vuota che, con la sola forza della recitazione, per incanto trasfigura, alludendo, palesando, invadendo. La vita e la finzione s’intrecciano in un groviglio a tratti inestricabile: un sentiero già percorso, mille volte, eppure sempre nuovo, sorprendente, emozionante.

La messa in scena de La Donna in nero parte da qui, dal dualismo irrisolto tra realtà teatralizzata e realismo teatrale. Il palco è lo specchio deformante, ma paurosamente veritiero, della vita. E la vita, prestata al teatro, irrompe con la sua forza devastante in scena, destabilizzando un meccanismo che solo la presunzione registica poteva immaginare controllabile.

Il giovane avvocato londinese Arthur Kipps si reca a Crythin Gifford, sperduto villaggio circondato da paludi, per i funerali di un’anziana cliente e per la gestione dell’eredità. La vecchia signora Drablow viveva in una dimora lugubre e isolata, raggiungibile solo in alcune ore della giornata quando la marea si ritira lasciando libera dalle acque l’unica via d’accesso. Per Kipps è l’occasione di mostrare finalmente le sue capacità. E’ la prima volta che il titolare dello studio gli affida un compito di responsabilità.

Nel gioco infinito di rimandi tra realtà e finzione, la messa in scena della vita preannuncia, nella realtà, la morte. La lettura scenica de La Donna in Nero si muove nel solco antico del gioco teatrale, rivisitando i luoghi della memoria per scoprire orizzonti sempre nuovi e inaspettati e per ribadire, se mai ce ne fosse bisogno, che a teatro come nella vita, nulla si crea, nulla si distrugge. Ma ogni frammento di esistenza, come ogni fotogramma di scena, può gettare il seme di un’imprevista, quanto imprevedibile, rivoluzione.

La donna in nero, di Susan Hill
Napoli, Il Pozzo e il Pendolo Teatro – dal 23 gennaio all’8 febbraio 2009
Info e prenotazioni al numero 0815422088 email info@ilpozzoeilpendoloteatro.it 
Inizio delle rappresentazioni alle ore 21.00 (venerdì e sabato) ore 18.30 (domenica)

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