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È nata davvero sotto una stella fortunata l’era juventina con Antonio Conte al comando: imbattuta quando gioca, vince ugualmente anche quando non scende in campo. Il miglior modo per spegnere le sterili polemiche sul rinvio del Tardini si è consumato assistendo comodamente seduti in poltrona alle sventura delle dirette contendenti.

La sconfitta del Milan cambia decisamente le percentuali sulla favorita per il tricolore: ora esiste la concreta possibilità che la Vecchia Signora si presenti allo scontro diretto in programma alla sesta di giornata di ritorno senza il rischio di essere scavalcata. Un vantaggio importante anche dal punto di vista psicologico: sapere che anche con una sconfitta rimarrebbe la leadership in classifica, toglierebbe pressione ad un gruppo composto da tanti elementi non ancora avvezzi a giocare partite così decisive.

Poteva essere l’occasione giusta per l’Inter per riavvicinarsi e invece i nerazzurri hanno incassato quattro gol da una squadra che finora in trasferta era spesso non pervenuta. I meriti di Miccoli si confondono con le colpe della difesa nerazzurra: l’impressione è che la formazione di Ranieri mantenga una certa solidità quando può tenere i ritmi bassi in attesa del colpo risolutore, ma che la carta d’identità si faccia sentire in modo implacabile non appena la squadra si allunga sul rettangolo di gioco rendendo evidenti le difficoltà dei centrali in spazi aperti. Insomma, Conte può gongolare pensando già al prossimo impegno che vedrà la sua Juve ospitare il Siena: un turno sulla carta favorevole considerando gli incroci delle due milanesi con Napoli e Roma. Soprattutto si giocherà nell’impianto di casa, un’assicurazione contro il maltempo: già in estate si pensava che lo stadio di proprietà potesse essere un fattore importante. Ora si ha la certezza che conta più di un grande acquisto nel mercato; mentre le altre si perdono in polemiche preannunciando rinvii con quattro giorni d’anticipo, la Juve può tranquillamente concentrarsi sulla propria sfida scoprendo che nella corsa per lo scudetto si può fare un passo avanti anche rimanendo seduti ad osservare le rivali.

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