[oblo_image id=”1″] “Una volta la domenica ideale di tutti noi era composta dalla funzione religiosa al mattino, dalla partita al pomeriggio e dal cinema alla sera!”questa frase ad effetto espressa alla conferenza stampa dello storico accordo di collaborazione tra i tre Enti cardine della cultura torinese, dal Presidente dello Juventus Museum Dott. Galimberti, sara’ sicuramente il fondamento da cui nasce questa grande idea che, con grande intuito, verra’ realizzata fin da subito e si intuisce gia’ che sara’ una scelta vincente. Lo stesso Juventus Museum, il Museo Nazionale del Cinema e la Reggia di Venaria hanno infatti siglato un accordo di collaborazione finalizzato alla valorizzazione culturale e artistica del territorio piemontese, mettendo pertanto a disposizione diversi ed interessanti abbinamenti di visita collegati fra di loro che permetteranno la partecipazione e la visione di eventi culturali di grande rilevanza nazionale e internazionale. Questo progetto coinvolge tre realtà leader nei rispettivi settori, i cui numeri dimostrano quanto un’interazione tra esse possa dare ulteriore lustro, non solo nel panorama italiano, ma anche e soprattutto all’estero a un territorio che è stato protagonista con successo dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia e che, evidentemente, ha aperto nuovi scenari di visione e di interpretazione dei gusti culturali che oggi possono affiorare nella cittadinanza.
Le tre realta’ metropolitane, trainanti il veicolo culturale torinese che oggi pone un’offerta decisamente molto piu’ ricca di quanto non lo potesse essere un decennio fa, si avvalgono dello Juventus Museum, inaugurato lo scorso 16 maggio, ha già attirato l’attenzione di tifosi bianconeri e non solo facendo registrare nei primi sei mesi di vita oltre 80.000 spettatori; della Reggia di Venaria, alle porte di Torino, che ha appena festeggiato i suoi primi 5 anni di apertura al pubblico: dopo aver rappresentato per 8 anni il cantiere di restauro più grande d’Europa, la Venaria si è subito posizionata fra i 5 beni culturali più visitati d’Italia, meta di un turismo ormai internazionale attratto dalla monumentalità del complesso e dalle sue innumerevoli attività che spaziano dalle mostre, agli spettacoli e concerti, dagli eventi dell’alta enogastronomia al loisir culturale in generale; ultimo ma non per importanza e anzi unico in Italia e tra i più importanti al mondo, il Museo Nazionale del Cinema è ospitato all’interno della Mole Antonelliana, simbolo della città; inaugurato nel luglio 2000, in 12 anni ha avuto quasi 6 milioni di visitatori (610.000 solo nel 2011), diventando uno dei musei più visitati di Torino e del Piemonte e ottenendo numerosi consensi a livello internazionale.
La convenzione che e’ stata siglata di comune accordo, punta a una serie di azioni sinergiche volte a comunicare la trasversalità culturale degli enti che promuovono “tre passioni senza fine”. Oltre ad avere creato materiale promozionale congiunto, compresa una cartina tascabile realizzata in collaborazione con Lonely Planet, e aver iniziato a concepire progetti comuni da sviluppare nel prossimo futuro, la collaborazione prevede una convenzione finalizzata a favorire la circolazione del pubblico tra i tre musei: il visitatore che acquisterà un biglietto a tariffa intera in uno dei tre musei, potrà visitare gli altri due a tariffa ridotta entro i dodici mesi successivi. La convenzione tra Juventus Museum, Museo Nazionale del Cinema e Reggia di Venaria presentata in conferenza stampa dai presidenti dei tre musei, Paolo Garimberti, Ugo Nespolo e Fabrizio Del Noce, segna un momento importante per la promozione del territorio piemontese anche all’estero ed è stata accolta con soddisfazione dalle autorità politiche locali, rappresentate in occasione della conferenza stampa dall’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte Michele Coppola.
Tra le varie interpretazioni date al momento particolare in cui questo storico accordo diventa realta’, spicca senz’altro la posizione netta e schietta con cui Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, consigliere d’amministrazione dell’FC Juventus e grande tifoso bianconero fin dai tempi della sua nomina di presidenza in seno alla Rai, difende l’operato e la giustezza delle scelte fatte dalla societa’ juventina nella recente travagliata storia bianconera. “Non vogliamo essere contro nessuno ma neppure essere oggetto di pregiudizi per un passato che spesso viene ricordato in modo scomposto per spiegare il presente vincente. Questo è inaccettabile. Basta pregiudizi, la Juventus puo’ insegnare molto al calcio, può insegnare molto come può essere una società moderna non solo alle altre società sportive ma anche alle istituzioni calcistiche e siamo molto orgogliosi di questo”. Poi ripercorrendo il discorso iniziato, si sofferma sulle cifre quasi record ottenute dal primo Museo che una squadra di calcio ha in Italia: “degli 82.000 visitatori che in questi primi sei mesi hanno affollato il J Museum, mi soffermerei simbolicamente sui 1.900 che il giorno 17 agosto in contemporanea con la partita in famiglia a Villar Perosa, hanno affollato in un mese in cui un tempo la citta’ era perennemente deserta. Questo museo – continua – non e’ solo il museo dei tifosi juventini, ma anche il museo della storia del calcio con i suoi 115 anni di storia: un passo culturale fondamentale in vista dell’anno 2015 che vedra’ Torino capitale europea dello sport! Il calcio inglese e’ senz’altro il miglior modo per interpretare lo spirito sportivo di passione che campeggia in tutti i veri tifosi e l’esempio del bambino che segue dall’esterno dello stadio, con ansia, lo svolgimento della partita della sua squadra del cuore attraverso le urla di incoraggiamento e lo stato d’animo dei tifosi, e’ senz’altro la piu’ bella testimonianza di attaccamento e di passione calcistica, e questa passione l’ho rivista al minuto 92’ del march vinto contro il Bologna quando segno’ Pogba al filo di lana, mi sono detto dentro di me … finalmente siamo una squadra inglese, abbiamo ritrovato in campo lo stesso spirito che e’ quello di non mollare mai!”. Questo sodalizio nasce quindi sotto i miglio auspici, e c’e’ da scommettere che moltissimi appassionati di calcio si potranno finalmente mescolare con appassionati di cinema e anche di storia perche’ la cultura perfetta e’ quella che apre orizzonti nuovi ogni giorno e non conosce mai fine!

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