Il Premio Grinzane Cavour e La Stampa, in occasione del centenario della nascita di Cesare Pavese ha indetto un concorso nazionale intitolato: “Dialogo con Pavese. Il tuo diario”. Il 31 gennaio è giunto alla sua conclusione decretando i vincitori, due scelti dalla giuria e uno eletto “a furor di popolo”. Quest’ultimo, giovane scrittore e redattore di Oblò, è Fabio Izzo. Laureato in lingue e letterature straniere presso l’Università di Genova, è noto anche per aver pubblicato con la casa editrice Il Foglio il romanzo di stile generazionale “Eco a perdere”. Il racconto di Fabio Izzo si intitola: “Aspetto il mio Ginsberg come la pioggia”.

Di cosa tratta il suo racconto?
Intanto è una pagina di diario. Trasudano le aspettative, le attese e gli incontri. Si aspettano le svolte come quelle di Ginsberg con Gregory Corso, dopo l’uscita di prigione, ma soprattutto come la poesia possa cambiare la vita.

Qual è il suo legame con Cesare Pavese?
L’attaccamento alla terra e alla sua poesia e la parola intesa come duro lavoro, faticoso come arare e smottare la terra.

Come ci si sente ad aver vinto un simile riconoscimento nazionale al quale hanno partecipato oltre 2000 persone?
Sinceramente non ho mai creduto ai premi letterari. Ma sono felice anche perché il riconoscimento viene direttamente dal pubblico. E per questo bel regalo li ringrazio.

Cosa farà con il premio di 2500 euro?
Andrò a vedere il concerto di Bob Dylan… l’ultimo legame con Allen Ginsberg.

Vai al racconto pubbllicato sul sito de La Stampa.

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