[oblo_image id=”1″] Il 20 marzo 2011, dopo oltre mezzo secolo di attesa, saranno finalmente accessibili al pubblico gli Appartamenti barocchi di Palazzo Carignano, la parte certamente piu’ spettacolare del palazzo progettato nella seconda meta’ del seicento da Guarino Guarini e giustaente considerato uno dei capolavori del Barocco europeo. Con la preziosa collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, Palazzo Carignano si presenta all’appuntamento con il 150 esimo anniversario dell’Unita’ nazionale restituendo a Torino, ai suoi cittadini e a tutti coloro che apprezzeranno tali opere, un luogo simbolo dell’identita’ torinese rimasta invariata nel tempo: la riapertura stabile degli appartamenti barocchi di Palazzo Carignano dopo circa sessant’anni di vuoto. Un grande evento, quindi, che merita strumenti aggiornati per comprendere meglio l’architettura ed ancor piu’ gli affreschi del palazzo: da qui l’idea di una mostra. la prima mai posta in opera, sul grande decoratore di orgine lombarda Stefano Maria Legnani detto il Legnanino. Tra le grandissime opere messe in risalto si puo’ ammirare lo scalone monumentale disegnato da Guarino Guarini, si puo’ scendere attraverso due scale elicoidali fin nei sotterranei ed infine percorrere una dopo l’altra le sale dell’appartamento di Mezzanotte, sede degli uffici della stessa Soprintendenza e dell’appartamento di Mezzogiorno o dei Principi, sottoposto per l’occasione ad un delicato intervento di restauro conservativo. Ammirando tali opere, i visitatori avranno modo di comprendere e ripercorrere le tappe della carriera del Legnanino attraverso un percorso di 30 opere giunte da tutta Italia, in parte autografe, in parte da illustri personaggi come Carlo Maratti o Andrea Pozzo: un percorso semplicemtne unico e davvero suggestivo. La mostra, indirettamente, prosegue anche fuori da palazzo, coinvolgento il cuore stesso della citta’: sia l’Opera Barolo che la Congregazione dei Banchieri e dei Mercanti hanno infatti sposato l’iniziativa, realizzando un profucio rapporto tra museo e territorio ed offrendo ai visitatori l’accesso gratuito alle proprie sedi ugualmente affrescate dal Legnanino. (parole di Edith Gabrielli soprintendente per i Beni Storici del Piemonte). Tra le opere molto suggestive, tra cui lo Studio del Conte di Cavour, il percorso museale, come gia’ specificato, si concentra sull’ appartamento di Mezziogorno anche detto “Appartamento dei Principi” e famoso per lo splendore delle Boiseries e degli specchi che ene rivestono le pareti; l’Appartamento di Mezzanotte e soprattutto lo Scalone Monumentale che conduce al Parlamento Subalpino, ma non meno suggestive le scale elicoidali e i suggestivi sotterranei. Stefano Maria Legnani, in arte il Legnanino (1661 – 1713)  l’autore di quasi tutte le decorazioni a fredvo di Palazzo Carignano, si formo’ professionalmente tra Milano Bologna e Roma  avvicinandosi al grande principe dell’Accademia Crlo Maratta e diventando col tempo uno dei maestri piu’ noti ed apprezzati nella grande decorazione a fresco e nelle pale d’altare: tante sue testimonianze in Piemonte si ritrovano oggi anche, come gia’ citato prima, nella cappella della Congregazione dei Banchieri e Mercanti e nell’attuale Palazzo Barolo. L’allestimento, curato dall’architetto Salvatore Simonetti, e’ visitabile fino al 26 giugno 2011: per info e prenotazioni accedere al sito www.palazzocarignano.it  o al numero 199.75.75.17.

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