[oblo_image id=”1″]Così diverse eppure così simili, anche sul palcoscenico. Nonostante due sistemi teatrali piuttosto lontani, sul piano culturale oltre che organizzativo, Italia e Francia hanno mantenuto nel tempo un “dialogo scenico” ininterrotto, alimentato da reciproche infatuazioni e da esperienze comuni: da parte italiana, grande è stato l’interesse per la nuova coreografia francese degli anni Ottanta, per registi del calibro di Peter Brook e Patrice Chéreau, per autori quali Eric-Emmanuel Schmitt o Valére Novarina; d’altro canto, negli ultimi due decenni Parigi ha saputo accogliere con entusiasmo i nostri Antonio Latella, Emma Dante, Pippo Delbono e Luca Ronconi, mentre ancora vivissimo è l’amore di critici e spettatori francesi per Giorgio Strehler, alla cui empatia con Jack Lang si deve la nascita del Teatro d’Europa e del relativo festival itinerante.

Un rapporto guidato da uno spirito di vicendevole curiosità e di condivisione, lo stesso che oggi anima la seconda edizione di FACE à FACE – Parole di Francia per scene d’Italia, la rassegna teatrale promossa dall’Ambasciata di Francia e dal progetto TERI (Traduction, Edition, Répresentation en Italie) per sostenere la nuova drammaturgia d’Oltralpe nel nostro Paese.

Diretta da un comitato artistico di primo livello (Olivier Descotes, Gioia Costa, Christine Ferret e Massimo Monaci), la manifestazione, a carattere itinerante, toccherà quest’anno nove città. Partenza da Milano: al Piccolo Teatro sono in programma tre spettacoli, ospitati dal Teatro Studio e tutti a ingresso libero.

Il sipario si aprirà lunedì 7 gennaio su Papà è tornato, della scrittrice franco-senegalese Marie NDiaye. Alessandro Benvenuti, Sabrina Colle, Michele Maccagno ed Elisabetta Pozzi porteranno in scena la storia di un padre che, dieci anni dopo aver abbandonato la famiglia, si ripresenta a casa chiedendo di essere nuovamente accolto, per poi rivelare una natura priva di scrupoli e di sensi di colpa. La pièce rileva il problema del razzismo all’interno di una famiglia dell’odierna borghesia francese, ritraendo la vita di una coppia mista con toni insieme drammatici e ironici.

Giovedì 10 gennaio sarà la volta di La casa dei morti, scritto da Philippe Minyana e interpretato da Carla Chiarelli, Alessandro Genovesi, Alessia Giangiuliani e Tindaro Granata. Un testo claustrofobico tra farsa e tragedia, in cui una donna malata e la sua famiglia, un po’ esseri umani e un po’ fantasmi, parlano dei morti, di quelli reali e di quelli nascosti in ognuno di noi.

Il FACE à FACE milanese si chiuderà lunedì 4 febbraio con L’architetto e la foresta di Oliver Py: Agnese, figlia adottiva dell’urbanista Arnolfo, complice l’incontro con Uzzà, un giovane affascinante in viaggio con una compagnia di teatranti, vive in bilico tra finzione e mondo reale. In scena Elena Ghiaurov, Claudia Giannotti, Fausto Russo Alesi e Max Speziani.

Calato il sipario su Milano, la rassegna proseguirà a Roma, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Palermo, con autori e testi diversi.

INFORMAZIONI
Tel.: 848800304 (chiamata ad addebito ripartito)
02/42411889 (per chi chiama dall’estero)
E-mail: info@piccoloteatro.org
Sito: www.piccoloteatro.org

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