[oblo_image id=”2″]Era appena l’anno scorso quando un giovane reporter di Napoli, Roberto Saviano, pubblicava un libro che racconta i meccanismi della camorra e la sua espansione a livello nazionale ed internazionale. “Gomorra”, questo il titolo dell’opera, in poco tempo riuscì a vendere oltre 750.000 copie, diventando un caso nazionale, una denuncia con tanto di nomi e cognomi di quelle persone che per anni hanno dominato e ancora dominano il territorio campano e non solo, uccidendo circa 3600 persone dal 1979 (data di nascita dello scrittore) e costringendo tante persone ad emigrare. Proprio per questa sua denuncia, Saviano ora deve vivere sotto scorta, dopo varie minacce ed intimidazioni subite dai vari clan.

Ebbene, oggi questo libro sbarca in America e il New York Times l’ha inserito nei cento migliori libri del 2007, nella sezione “non fiction”, accanto a biografie, saggi, studi storici. “Gomorra” viene considerato “un viaggio personale nel violento impero internazionale della criminalità organizzata napoletana”, “un potente reportage che alla sua uscita ha scatenato un dibattito in Italia”.

Il NYT alcuni giorni fa si era già occupato di Saviano, considerato “una sorta di Salman Rushdie (saggista indiano colpito da una fatwa di condanna a morte in Iran per la sua opera “I versetti satanici” ritenuta blasfema) italiano nella lotta ancora irrisolta dell’Italia contro il crimine organizzato”, presentando così il libro “Gomorra” al pubblico USA.

[oblo_image id=”1″]Questa opera del giovane reporter campano è inoltre diventata anche uno spettacolo teatrale, che ha già debuttato felicemente a Napoli e nei prossimi giorni arriverà a Roma, al teatro Valle, dal 27 novembre all’8 dicembre. E dopo il teatro, arriverà anche la televisione: “Gomorra” sarà infatti anche un film in sei episodi, con la regia di Matteo Garrone.

Così la popolarità di Saviano continua a crescere: dopo aver conquistato molti lettori in Italia (dove “Gomorra” risulta essere il libro più richiesto dai detenuti nelle carceri), ora è pronto valicare i confini nazionali, grazie alla sua traduzione in inglese.

Advertisement