[oblo_image id=”1″] Guardate questa foto. Quale sport pensate possa praticare questo arzillo signore? Una tranquilla partita a briscola con gli amici del bar? Sbagliato, state osservando il maratoneta dei maratoneti: il primo uomo a completare 52 fatiche in 52 giorni che detto in altre parole significa oltre 20.000 km in meno di due mesi. E non pensate che il buon Akinori Kusuda si sia concentrato solo sulla quantità. Nell’ultima maratona ha infranto il muro delle quattro ore, un tempo più che apprezzabile per un comune atleta amatoriale. Un riscontro sensazionale se si pensa che l’impresa è stata realizzata da un sessantacinquenne! Ma qual’è la motivazione che spinge questo novello Forrest Gump e a scorazzare in lungo e largo per le strade nipponiche? Semplice, essere un esempo per gli altri runner. In fondo, come ricorda spesso il più grande mezzofondista dell’era moderna – l’etiope Haile Gebrselassie – non c’è bisogno di cercare ragioni troppo profonde: “Corro perchè mi piace. Non importa che si tratti di una pista, di una finale olimpica o della stradina che mi riporta a casa. Io corro e non ci penso”. Chi volesse emulare lo stakanovista nipponico non pensi però che il record sia nato dal caso. Un’equipe di oltre 100 specialisti ha seguito ogni passo dell’avventura di Kusuda vigilando costantemente sulle sue condizioni fisiche e mentali. Correre senza esagerare, quindi. In fondo, come insegna Akinori, c’è sempre tempo per appendere le scarpette al chiodo.

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