Dal 10 al 20 gennaio, il prestigioso Museo parigino D’Orsay ospita la rassegna artistica deidacata al pittore svizzero Ferdinand Holdler. L’evento dal titolo: “Regards sur la Suisse: le cinemà” presenta una selezione di film e documentari in uno spazio di tempo che va dal 1923 al 2007.

Il programma, composto da 12 film, offre un panorama variegato dell’intera produzione cinematografica elvetica che spazia attraverso il tempo, lo spazio e la geografia.
Saranno presentati, in apertura e chiusura della manifestazione, anche tre importanti film muti: La vocation d’André Carel di Jean Choux del 1925, Visages d’enfants di Jacques Feyder del 1923 e Rapt di Dimitri Kirsanoff del 1923. In concomitanza con il circolo dei Cafè Letterari, saranno proiettati gli adattamenti delle opere di Charles- Ferdinand Ramuz mentre un documentario sulle pitture di Ferdinand Hodler completeranno l’esposizione a lui dedicata dal Musée d’Orsay. I documentari sono riuniti sotto i titoli di “Forces et beautés rurales” (Forze e bellezze rurali)e “Diversités artistiques et sociales” (Le diversità artistiche e sociali).

A questi si uniscono anche delle fictions che mostrano le diverse angolature sociali e culturali della Svizzera di ieri e di oggi. In questo contesto due i documentari presentati in anteprima in Francia: Alpine Saga di Enrich Langjahr girato nel 2006 e Heimatklänge di Stefan Schwietert del 2007.

La rassenga è organizzata da Swiss Films che unisce da sempre la visibilità del cinema indipendente al patrimonio audio/video svizzero sia in patria che all’estero. Oltre all’omaggio a Ferdinand Hodler verranno presentati anche Jean-Luc persécuté (1966) e Si le soleil ne revenait pas (1987) di Claude Goretta, Faiseurs de Suisses (1979) di Rolf Lyssy, Adam et Eve (1983) di Michel Soutter, Chronique paysanne (1990) di Jacqueline Veuve e L’âme sœur (1985) di Fredi M. Murer.

Per info: www.musee-orsay.fr

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