[oblo_image id=”1″] Formatosi nel periodo della Rivoluzione Culturale Cinese, Chen Zhen ha vissuto e lavorato fra Shanghai, New York e Parigi. Tutto il suo lavoro oltrepassa i confini comunemente tracciati tra il pensiero orientale e quello occidentale e si interroga sulla forza e universalità del desiderio umano di evitare le guerre a favore della mediazione pacifica.

Le sue esperienze dirette della Rivoluzione Culturale, delle riforme nella Cina dello sviluppo e infine della società occidentale, lo hanno portato a sviluppare un’acuta sensibilità per l’impossibilità pratica di comprensione reciproca che grava sulle spalle di chi cerca il dialogo. Chen Zhen chiamava questo fattore “l’eterna incomprensione”.
[oblo_image id=”3″]Il suo linguaggio artistico, che affronta molte questioni, dalla politica internazionale alla vita dell’individuo, lo ha condotto a cercare una sintesi visiva dove fosse riconoscibile, innanzitutto da un punto di vista estetico, il bisogno di farsi comprendere in un mondo dalle prospettive diverse da quelle che lo avevano circondato e cresciuto, e il desiderio di mescolare la cultura della sua Cina con i paesi che andava conoscendo.  Così Chen Zhen, inizialmente orientato verso la pittura, si concentra successivamente sulle installazioni assemblando oggetti della vita comune come letti, seggiole, tavoli, vasi da notte, culle e materassi sottratti all’oblio e riconvertiti ad una nuova vita in cui, contrariamente alla loro originaria funzione, non sono più praticabili per l’uomo. L’anima che plasma queste opere trova le sue radici nell’antica filosofia taoista – dove yin e yang rappresentano le due facce di una stessa unità – e percorre le vie della spiritualità buddhista senza comunque chiudersi alla cultura scientifica e razionale del mondo occidentale.

[oblo_image id=”2″]Al centro della ricerca di Chen Zhen è anche l’indagine sul diverso approccio alla medicina in Oriente e Occidente che emerge in alcune opere incentrate sulla cura del corpo; corpo inteso come paesaggio interiore, organismo che funziona se c’è armonia tra i suoi elementi. Così come trova interessante lo studio delle relazioni tra esseri umani, natura e oggetti: I desideri delle persone conducono ad un eccesso di beni che rovinano l’equilibrio della natura, con conseguenze negative sull’esistenza umana. È un circolo vizioso.

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