[oblo_image id=”3″]Con grande successo di pubblico, è in corso a Napoli una eccezionale mostra dedicata ai magnifici beni votivi di San Gennaro, il Santo Patrono della città partenopea famoso in tutto il mondo.

Gennaro, vescovo di Benevento sotto il regno di Diocleziano, fu vittima della persecuzione anticristiana: dapprima condannato ad essere dato in pasto alle belve per il divertimento dei pagani, fu alla fine decapitato a Pozzuoli. Era il 19 settembre del 305 e più di cent’anni dopo il sangue raggrumato del martire conservato in due ampolle si scioglieva miracolosamente dinanzi agli occhi del vescovo e della folla di Napoli. Da allora sono passati tanti secoli ma il prodigio della liquefazione del sangue continua a ripetersi ancora oggi per la felicità dei numerosi devoti che lo invocano con fervide preghiere. Infatti il culto di San Gennaro è tanto sentito dai napoletani che il mancato miracolo o un suo eccessivo ritardo viene interpretato come presagio di future sciagure; la città certamente ricorda come il santo l’abbia più volte salvata dalla fame e dalla peste, dalla lava e dai terremoti del Vesuvio.
Di conseguenza molte sono state le donazioni da parte di coloro che hanno ricevuto delle grazie per sua intercessione: sovrani, papi, nobili e gente comune che con la loro devozione hanno costituito nel corso del tempo il leggendario scrigno del loro patrono, un patrimonio di pietre e ori dal valore inestimabile che sembra superare persino quello della Corona inglese e quello degli Zar.

Oggi tutte queste meraviglie sono per la prima volta esposte nel Museo del Tesoro di San Gennaro a Napoli, protette da imponenti misure di sicurezza e accompagnate da immagini e suoni che creano un’atmosfera volutamente mistica.
La mostra dal titolo “I gioielli più preziosi del mondo” è stata resa possibile dalla autorizzazione data dalla Deputazione del Tesoro, l’antica società che da sempre si occupa di salvaguardare il famoso tesoro, finora saccheggiato solo da Nino Manfredi nel film “Operazione San Gennaro” del 1966. [oblo_image id=”5″]
Si tratta di una collezione di capolavori d’arte realizzati da orafi e artigiani partenopei tra cui brillano il manto e la superba collana di San Gennaro, tredici maglie in oro massiccio alle quali sono appese croci tempestate da zaffiri e smeraldi; la mitra in argento dorato con oltre 3700 rubini, smeraldi e brillanti; le spalliere d’argento rifinite con pietre preziose e smalti; il calice d’oro del 1761 donato dal giovane Ferdinando di Borbone e quello in oro massiccio dono di Papa Pio IX; la pisside tempestata con cammei e decorazioni in malachite.

Un totale di undici pezzi per compiere un emozionante viaggio tra la fede e l’arte di un popolo che, anche traendo ispirazione dalle sue disgrazie, è riuscito a dare vita ad un patrimonio culturale unico al mondo.

«I gioielli più preziosi del mondo» fino al 31 gennaio 2008
Sede: Museo del Tesoro di S. Gennaro- via Duomo 149, Napoli
Orari: dalle 9 alle 18.30 tutti i giorni.

Info: Tel. 081/294980
www.museosangennaro.com
email: info@museosangennaro.com

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