Conoscere il passato per vivere il presente e programmare il proprio futuro.

Sembra davvero questa la cifra stilistica dell’ Associazione Erchemperto, e non solo per sabato 24 e domenica 25 p.v.Le visite guidate al Giardino della Minerva di Salerno di questo prossimo fine settimana non sono di certo l’eccezione di uno scorcio d’ autunno: la città ricorda bene i suoi trascorsi grazie alla numerose iniziative culturali, che animano il centro storico di una Salerno cresciuta a strati per le frequenti alluvioni e per la conformazione geografica. E non bisogna andare lontani per imbattersi in lacerti di medioevo. Basta osservare la toponomastica cittadina che, con puntigliosa frequenza, ci ricorda Arechi II, l’amato “Princeps” longobardo e la sua corte.

A rinverdire i fasti di una città divenuta capitale del Principato longobardo ci pensano Associazioni come la “Erchemperto” che tradisce già con la denominazione la sua appartenenza: Erchemperto fu monaco longobardo di Capua e visse nella seconda metà dell’undicesimo secolo. Dalla sua penna conosciamo, attraverso una “Storia dei Longobardi meridionali” , una vissuta e coinvolgente partecipazione alle vicende drammatiche che agitarono il Medioevo del nostro territorio.

Quel passato burrascoso e affascinante ritorna sabato 24 e domenica 25 in quell’Orto dei Semplici voluto da Matteo Silvatico, medico ed autore dell’Opus Pandectarum Medicinae. La mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16 alle 19, di entrambe le giornate, la Tisaneria “Nemus” offrirà tisane speciali preparate ancora con le erbe del Giardino. Per inaugurare degnamentela manifestazione è stata organizzata la Mostra “Imago Plantae – pittura botanica contemporanea” , prevista per sabato mattina presso il Complesso Monumentale di Santa Sofia. Con essa si dà avvio ad una due giorni intensa che darà convegno a studiosi, storici e ricercatori in una manifestazione da non perdere. A chiudere degnamente l’evento non mancherà una Cerimonia di premiazione in onore dell’ Erba Aromatica più gettonata per gusto dal pubblico. Niente paura per i ritardatari: i Giardini della Minerva attendono tutti in nome della accoglienza di Salerno, culla della prima Scuola Europea di Medicina.

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