[oblo_image id=”1″] Due gruppi di ricercatori GM di Torino premiati dal top management europeo durante l’annuale Porte Aperte aziendale quest’anno dedicato ai 150 anni Opel. Circa il 20% dei brevetti automotive italiani è targato GM Torino A partire dal 2011 General Motors ha istituito una competizione interna riservata ai ricercatori dei suoi centri di ingegneria e sviluppo europei nel campo motoristico. In quest’ambito la GM di Torino si conferma ancora una volta eccellenza europea. A dimostrarlo, dati alla mano, sono i gradini più alti del podio dell’Invention Award occupati infatti da due gruppi di ricercatori del Centro di Ingegneria e Sviluppo GM di Torino. I team di ingegneri sono stati premiati dal Top management Europeo GM durante l’annuale porte aperte aziendale, quest’anno incentrato sui 150 anni della Opel. In particolare il primo premio è andato ad un studio legato all’ottimizzazione della gestione di un layout di post-trattamento che garantisce una maggiore efficienza di conversione degli ossidi di azoto ad un costo accessibile al mercato. Il layout si presenta con una “trappola chimica” degli ossidi di azoto (LNT=Lean NOx Trap) con a valle una nuova tipologia di filtro antiparticolato che consente un ulteriore riduzione degli ossidi di azoto (SCRF=Selective Catalytic Reducer Filter) in aggiunta al suo tradizionale utilizzo per ridurre il particolato. L’ innovazione proposta da Emilie Reynier e Andrea De Filippo, entrambi Senior Technical Leader Engineers, consiste nello sfruttare un aspetto negativo dell’ attuale LNT, cioè la produzione di ammoniaca durante una combustione ricca, per trarne beneficio sul sistema SCRF a valle. In futuro, il layout investigato potrebbe non richiedere l’utilizzo di un sistema di iniezione di urea con l’ ovvio beneficio di ridurre il costo dell’intero sistema di post-trattamento.
Invece il secondo premio riguarda una funzione di controllo innovativa che permette di migliorare il confort del cambio marcia in motorizzazioni ibride e ridurre i consumi d’esercizio. Ulteriori benefici sono poi prevedibili nell’affidabilità e durata dei
componenti. Gli inventori, Vincenzo Alfieri, Gianmarco Brunetti e Giuseppe Mazzara Bologna sottolineano: ”Quest’idea innovativa permette di utilizzare l’architettura ibrida non solo nel suo ambito tradizionale di riduzione consumi, ma anche nel miglioramento del confort per il guidatore. Il tutto senza gravare sul costo del sistema
in quanto si tratta di una funzionalità software.” Per entrambi i progetti è stata presentata una domanda di brevetto. Questi progetti denotano un’alta qualità dello studio eseguito e un’attenzione di altissimo livello all’innovazione tecnologica legata all’ambiente. General Motors è infatti da sempre attenta a questa tematica e il suo business model nato nel 2009 integra i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale in tutti gli aspetti della propria attività. Proprio pochi giorni fa GM ha annunciato il centesimo stabilimento “landfill free”, vale a dire uno stabilimento che non invia in discarica alcun rifiuto: tutto viene riciclato o riusato in loco. Nessun altro costruttore auto può presentare un risultato analogo. Con quest’iniziativa la General Motors ha evitato
l’invio in discarica di 2.6 milioni di tonnellate metriche di rifiuti, pari a quanto prodotto in un mese dall’intera città di New York. L’obiettivo è di aggiungere altri 25 siti “liberi da discarica” entro il 2020. Anche il centro di ingegneria di Torino contribuisce alle iniziative sostenibili, attraverso, ad esempio, la produzione di energia elettrica ottenuta dal funzionamento delle sale prova motore. In dodici mesi (marzo 2011-marzo 2012) sono stati prodotti 300.000 kWh che corrispondono all’energia impiegata per il funzionamento degli strumenti di calcolo del Centro. Inoltre come comunità di ricerca la General Motors di Torino produce un numero di brevetti annuo che è circa il 20% del totale di tutti i brevetti automotive sviluppati in Italia. Di questo 20% la maggior parte è dedicata a sistemi evoluti di post trattamento di gas di scarico e alle motorizzazioni per vetture ibride in ottica ecologica e ai sistemi di sovralimentazione per migliorare le prestazioni e la gradevolezza di guida, il cosìddetto fun to drive. Il Centro Ingegneria e Sviluppo GM di Torino è stato creato nel 2005 con 80 dipendenti. Nel settembre 2008 il Centro si è trasferito nella nuova struttura all’interno del Politecnico, rendendo così GM la prima azienda automobilistica ad insediarsi fisicamente in un campus universitario. Al Centro Ricerche sono oggi impiegate oltre 490 persone. GM ha investito più di 50 milioni di Euro nella struttura torinese per dotarla degli strumenti più avanzati per la ricerca e lo sviluppo nel campo delle motorizzazioni diesel, relativi controlli e studio dell’ibrido diesel. Il centro ha la responsabilità globale per GM degli attuali turbo diesel 1.0L, 1.3L, 1.7L e 2.0L, 2.2L, 2.5L e 2.8L presenti sulle vetture Opel e Chevrolet.

Advertisement