Al via la nuova stagione del teatro Officina di Milano, che è ripartita il 5 ottobre nello storico locale di Via S. Erlembardo nei pressi di Viale Padova, via di immigrazione e emarginazione, con la festa di presentazione. Gli spettacoli quest’anno fino a maggio saranno nove, di cui sei saranno le prime e ben cinque le nuove produzioni messe in scena.
Si tratta di una stagione che vuole dare spazio alle storie e alle voci delle persone intitolata appunto Di fuoco e di vetro, la voce degli altri.
Spiega Massimo De Vita, Direttore artistico del teatro: “il tema che sottende gli spettacoli è la tensione tra la forza (del fuoco) e la fragilità (del vetro), una dialettica che ci attraversa tutti ugualmente: ognuno di noi infatti, in particolari fasi della vita, si può riscoprire fragile e vulnerabile e sentirsi energico e potente in altre. Ma è l’intreccio virtuoso fra queste due condizioni esistenziali ciò che ci interessa, quello cioè che permette di trasformare il riconoscimento di una fragilità in una nuova forza, in un cambiamento di sé e del mondo intorno a sé”
Da non dimenticare poi l’importante lavoro che il teatro Officina fa per il sociale. Parliamo infatti di un teatro di periferia per cui il confronto con la realtà circostante è molto importante, come la partecipazione del pubblico alle varie performance presentate, o come la partecipazione a incontri e serate.
Il 14 e il 15 ottobre sarà la volta dello spettacolo di Fuoco e di vetro per la regia di Massimo DeVita, il 3,4,5 novembre dello spettacolo Domani mi alzo presto per la regia di Lorenzo Marangoni. Il 24 novembre sarà la volta di Rovine del tempo. L’immaginario incontro di Anna Banti con Artemisia Gentileschi per la regia di Julia Varley. Il 15, 16 dicembre al teatro Officina andrà in scena la pièce Via Padova ascolta per la regia di Massimo de Vita e Enzo Biscardi, mentre il 27 e il 28 gennaio Terra matta, prima e seconda parte per la regia di Stefano Panzeri, che proseguirà con la terza parte il 2, 3, 4 febbraio. La primavera arriva con Qualcosa di scomodo, grazie, con la regia di Enzo Biscardi, proseguirà poi il 13,14,15 aprile con Metrobolgia (spettacolo in forma di studio)per la regia di Massimo de Vita, per concludersi con lo spettacolo Elogio della lentezza il 5 e il 6 maggio.

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