Sessant’anni ad Aprile e una vita che è stata un susseguirsi di emozioni, molte delle quali regalate agli altri grazie alla sua voce : Fiorella Mannoia , ospite a Che tempo che fa , racconta qualcosa di sè e del mondo che ha visto in una carriera lastricata di successi in cui è riuscita rimanere fedele a uno stile inconfondibile nonostante le sperimentazioni, le collaborazioni con grandi nomi e con giovani talenti, le divagazioni. E pensare che ha iniziato come stunt man sulla scia delle gesta del padre Luigi : ha recitato poco più che bambina in western e come controfigura di star come Monica Vitti. Poi arriva Castrocaro in cui si esibisce in una canzone di Adriano Celentano , Il bambino sul leone ; non vince ma viene apprezzata da una casa discografica e inizia la sua avventura. Voce da contralto , interprete e autrice di musica d’autore, ha bisogno di emozionarsi per emozionare gli altri e come tutti gli artisti che si rispettino, lascia perle destinate a superare il passare del tempo senza accusare alcun segno di cedimento. Ha scritto per i grandi e ha dato voce alle melodie che i grandi hanno scritto per lei. Al tempo stesso, ha sempre creduto nei giovani e non ha mai rifiutato collaborazioni con promesse destinate ad entrare nel firmamento della musica italiana. Basti pensare al duetto L’amore si odia con Noemi che vanta oltre 300.000 download : ma con la cantante “nata” a X Factor 2 si è instaurato un rapporto speciale. Non si tratta solo di un’erede artistica a cui cedere il testimone ma di un legame profondo in cui Fiorella Mannoia finisce col rivedere se stessa negli occhi e nella voce della sua pupilla. Recentemente ha omaggiato con un album Lucio Dalla, a Che tempo che fa svelerà parte dei suoi progetti futuri: tutto è in evoluzione. Per fortuna.
