[oblo_image id=”3″] 1607 – 1977: due date significative per l’opera e il rock. Se nel 1607 alla corte dei Gonzaga andava in scena L’Orfeo, favola in musica di Claudio Monteverdi, nel 1977 moriva Elvis Presley, la cui vicenda ha ormai varcato il territorio del mito.

La regista e cantante Paola Reggiani ha ambientato la vicenda pastorale del semideo Orfeo nel Tennessee, proprio nel giorno della morte di Elvis Presley. Orfeo è dunque uno scapolo ambito che decide di sposarsi tra amici in abito da sera, flash indiscreti, champagne a fiumi. Alla notizia della morte di Euridice, guidata dalla Speranza – sexy Barbarella in laminato e caschetto argento – sale sul tram di Caronte. In un inferno dominato da Plutone scortato da bodygard, Orfeo/Elvis tenta con la voce di domare le ire del re degli inferi. La vicenda non ha lieto fine. Sarà Apollo – Stevie Wonder, in uno spettacolare duetto con il re del rock, a sciogliere la vicenda portandolo con sé nel regno degli dei.

L’ ardito allestimento della Reggiani, presentato al Teatro Comunale di Modena il 24 novembre, non convince fino in fondo. In primo luogo per la scelta dei costumi che, tranne in pochi casi, ricordano il 1977. Inoltre, la dimensione metropolitana – infernale, idea più volte sfruttata dalle moderne regie d’opera, stride con la dimensione complessivamente pastorale della musica.

[oblo_image id=”2″]La resa musicale è garantita dall’ Ensemble La Venexiana diretto da Claudio Cavina che, in seguito ad lavoro filologico, utilizza gli strumenti originali e la loro disposizione nello spazio prevista dalla partitura. Tra le voci è necessario ricordare, in primis, Gloria Banditelli, che nei panni della Messaggera è capace di trasferire la lancinante angoscia di colei che porta notizie di sventura. Da rilevare anche gli interventi canori dello stesso Claudio Cavina, uno dei migliori controtenori della sua generazione, e di Emanuela Galli nei panni della Musica e di Euridice.

L’Orfeo di Claudio Monteverdi
Ensemble La Venexiana
prossimo appuntamento
01/12 JEREZ DE LA FRONTERA – Teatro Villamarta

Advertisement