[oblo_image id=”1″] Siamo in Emilia, per conoscere i Dumper, dall’ inconfondibile stile Thrash Metal Old school.

Fanno parte di questa formazione il cantante e bassista Eddie Cantoni, il chitarrista Simone ‘The Beast’ Severi e il batterista Lo Malaguti.

 

Come e quando prendono vita i Dumper?

Ufficialmente, siamo nati come band a Settembre del 2009. La formazione originaria, con la quale abbiamo registrato il disco e suonato live fino a Gennaio di quest’anno, era costituita dal sottoscritto (Eddie Cantoni) al basso e alla voce, Lo Malaguti alla batteria e Luca Cabri alla chitarra.

A Gennaio appunto, Luca ha deciso di concentrarsi esclusivamente sui Trick Or Treat e abbiamo cercato un sostituto, che però, ha frettolosamente lasciato la band dopo appena due live.

A quel punto, ero davvero stanco di fare passi nel vuoto ed ho chiamato Simone Severi, col quale ci conosciamo da anni avendo pure suonato assieme nei Bastardi, tributo Motorhead ormai definitivamente accantonato. Simone, ha dapprima coperto il posto improvvisamente vuoto alla chitarra, permettendoci di non cancellare neanche un live – e il resto è storia!

Sono contento di come si sono evolute le cose, nonostante finora il 2011 sia stato davvero scocciante per tutti i casini organizzativi successi….ma perlomeno adesso ho ritrovato una spalla solida che tiene alla band, le prospettive sono ottime e siamo molto carichi!

 

Cosa significa il vostro moniker?

Un Dumper è un camion di carico/scarico materiale da miniera, generalmente di enormi dimensioni. Hai presente quei mastodonti gialli della Caterpillar con ruote alte circa 2 metri? Quello è un Dumper. Noi siamo in 3, ma ti assicuro che dal vivo creiamo un vero muro di suono…simile al muso di quei camion! Mi sembra molto adatto alla nostra proposta, personalmente mi ci identifico alla grande!

 

E’ da poco uscito il vostro album, intitolato ‘ Rise of The Mammoth’, potete presentarcelo?

Certamente! “Rise Of The Mammoth” è un album molto diretto, essenziale, crudo. Non c’è nulla di artefatto, abbiamo scelto di curare i suoni (grazie anche al contributo dell’ottimo Simone Mularoni, che ha capito ed assecondato alla perfezione le nostre intenzioni) in modo che potesse suonare potente ma allo stesso tempo abbiamo preferito una resa “live” rispetto a un prodotto pulito e rifinito. Per questo, ascoltandolo, potrai trovare delle imperfezioni…ed è proprio questo che lo rende genuino al 100%, dandoti un’idea assolutamente concreta di come suoni la band dal vivo. Personalmente, mi sono rotto le palle di comprare un cd super figo e di restare deluso quando vado a vedere quella band in concerto: è una vera fregatura! E, automaticamente, io non ho voluto fare questo tipo di “inganno”; certo, se leggi certe recensioni in giro sentirai dire che il cd poteva essere “finito meglio”, che ci sono “stonature”, che è “troppo semplice” – e, per carità, ognuno è libero di pensarla come meglio crede – però sono convinto che alcuni giudizi siano figli di un certo tipo di cultura musicale, che predilige la perfezione alla sostanza. Io non sono un cantante di professione e ho solo da imparare, però sarei curioso di sapere quanti, in sede di registrazione, registrino le loro tracce “buona la prima”…quello che senti nel disco è stato cantato così, cori compresi.

Per quanto riguarda la musica, è la diretta conseguenza di anni di militanza nel mondo hard’n’heavy: il disco è molto vario, è difficile inquadrarci in un genere preciso e questo in un album di esordio è assai normale, dato che noi stessi stiamo capendo in quale direzione muoverci. Però credo che stilisticamente le varie influenze si mescolino bene, ci potrai sentire Kiss, Judas, Maiden, Motorhead, Sabbath…insomma il meglio del meglio! Se ti piacciono i classici e suoni potenti e attuali, “Rise Of The Mammoth” ti piacerà.

 

Una vostra considerazione sullo scenario metal italiano attuale?                                                            

…ne dobbiamo proprio parlare??? con sincerità?? senza censurare le parolacce varie? Beh che dire…l’Italia è l’Italia…anche sotto questo punto di vista!! Abbiamo TANTE band valide, tanti musicisti preparati, che si fanno il culo, che ci mettono sudore e fatica, passione tempo e soldi…per cosa?  Nulla.

L’Italia attualmente non offre nulla per questo genere di band. Vedi  dei musicisti improvvisati appena usciti da un reality che fanno la media di 1000 euro a serata e gente che suona e studia da 15 anni che fa fatica a portare a casa 100 euro e sembrano pure elemosinati!

 

Per quanto riguarda l’ Emilia, trovate difficoltà ad esercitare la vostra passione?

Assolutamente si. L’Emilia è la patria dei fighetti per cui…i locali rock stanno sparendo a vista d’occhio….sempre meno spazio sebbene l’Emilia è una gran culla per musicisti! Tanto spreco!!!

 

Potete anticiparci qualcosa riguardo ai vostri progetti e collaborazioni future?

Sure! Abbiamo appena lanciato sul web il trailer del nostro primo videoclip, per la canzone “Black Eyes”. Si tratta di un corto di genere “exploitation” molto tarantiniano, lo “battezzeremo” il 17 settembre a Modena durante un nostro concerto e ne siamo molto orgogliosi!

Abbiamo iniziato a scrivere il materiale per il prossimo album, che si prevede di registrare entro la primavera prossima…possiamo anticipare che sarà bello “malato”, con sonorità più di impatto rispetto a questo…per cui…stay heavy!

 

Una band dalle grandi qualità, dalla ruvida personalità Old School, ottimamente personalizzata, una rivisitazione del Thrash e del Metal di tutto rispetto, dove vengono mantenute tutte le caratteristiche del fantastico suono ‘sporco’ degli anni passati,  considero ciò, un’ ottima scelta in quanto il vecchio Thrash, era fatto in quel modo, bello nelle sue ‘imperfezioni’.

Basta sapere che vengono distribuiti dalla Nadir, la quale, vista l’ esperienza,  non sbaglia mai nel dare spazio alle band di qualità e che meritano.

Se siete veri thrasher vecchio stampo, l’imponente muro di suono targato Dumper non può mancare.

 

DUMPER – “BLACK EYES” (RED BAND TRAILER)

 

http://youtu.be/xovgJcwII6s

 

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