[oblo_image id=”2″]Due dozzine di rose scarlatte, la commedia degli equivoci scritta nel 1936 da Aldo De Benedetti, è tornata sui palcoscenici italiani per iniziativa di Tato Russo, che ne ha firmato un innovativo e meritevole adattamento. Sebbene l’intreccio basilare della storia e il suo umorismo raffinato siano rimasti invariati, essa viene trasposta dall’epoca dei telefoni bianchi a quella attuale, scandita dagli squilli e dalle suonerie dei cellulari. Non a caso, sia i personaggi principali che quelli di contorno (la simpatica ma nullafacente domestica africana) spesso sono intenti a conversare all’apparecchio, manifestando il loro carattere anche in questo frangente. Il modo frenetico di parlare della protagonista femminile (Katia Terlizzi), ad esempio, rivela la sua indole agitata ed autoritaria.

[oblo_image id=”1″]L’oggetto attorno al quale ruota tutta la vicenda, comunque, rimane il mazzo di rose recapitato per sbaglio proprio a questa donna affascinante ma non completamente soddisfatta della sua vita. Per metterla alla prova e capire se ancora lo ama, il marito (interpretato da Michel Altieri, cantante e attore di musical scoperto da Luciano Pavarotti) le nasconde di essere lui il mittente del dono e delle lettere spedite successivamente. Ella del resto non può negare di essere attratta dall’idea del tradimento, dal momento che è intenzionata ad incontrare il suo “ammiratore segreto”. A complicare le cose ci si mette pure un amico di famiglia (Umberto Bellissimo), che si finge il mandante dei fiori nella speranza di essere ricambiato dalla conoscente, per la quale ha sempre provato ammirazione. D’altra parte anche il marito, un cantante abbastanza inserito nel mondo dello spettacolo, non appare come uno stinco di santo. Inizialmente, infatti, egli voleva regalare le 24 rose ad una bella attrice di successo, sperando di conquistarla e di vivere quindi una fugace avventura all’insaputa della consorte.

La morale della favola, insomma, chiarisce che al giorno d’oggi è difficile resistere al fascino del mistero e delle tentazioni, soprattutto quando si conduce una esistenza claustrofobica, noiosa e ripetitiva.

Il tour dello spettacolo diretto da Livio Galassi, dopo aver fatto tappa a Torino e a Roma, proseguirà a Catanzaro, a Napoli e infine a Milano, dove terminerà il prossimo 10 Maggio.

Sede: Teatro Sala Umberto, Via della Mercede 50, 00187 Roma
Periodo: dal 3 al 22 Marzo 2009 (date romane)
Orari spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 17 e ore 21, domenica ore 17.30
Biglietti: prezzi dai 20 ai 30 Euro
Per informazioni: tel. 06.6794753 ; www.salaumberto.it

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