[oblo_image id=”3″] E’ stato uno dei geoeventi più seguiti tra i 142 che in tutta Italia hanno caratterizzato la “Settimana del Pianeta Terra”, promossa per la prima volta dalla Federazione italiana di Scienze della Terra.

“Nel ventre dell’Etna” (questo il nome dato all’evento) ha appunto condotto vari gruppi di visitatori all’interno del vulcano attivo più alto d’Europa. Con loro le esperte guide di Geo Etna Explorer che hanno spiegato i vari processi di formazione delle grotte vulcaniche dell’Etna, patrimonio unico in Europa.

“Abbiamo pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati – dichiara soddisfatto Piero Mammino, geologo e consulente scientifico di Geo Etna Explorer – grazie all’iniziativa, i visitatori hanno conosciuto e apprezzato il geosito proposto. Le richieste di partecipazione sono state superiori alle aspettative, tanto che abbiamo deciso di effettuare ben tre escursioni invece dell’unica prevista nel progetto iniziale”.

Sull’Etna ci sono circa 250 grotte vulcaniche. Le formazioni di tunnel lavici durante un’eruzione comportano la possibilità per la colata lavica di raggiungere quote più basse arrivando talvolta a minacciare persino i centri abitati.

Dopo quanto tempo è possibile entrare in un tunnel lavico?
“Gli speleologi – risponde Mammino- devono attendere che le temperature siano accettabili, e ciò richiede alcuni anni, da tre a cinque”.

Quanto può essere lungo un tunnel lavico?
“Da pochi metri ad oltre un Km. Lo sviluppo verticale invece può essere superiore a 400 metri”.

Si possono formare nuovi tunnel lavici sull’Etna?
“Certamente, in nuove colate laviche, così come grotte esistenti possono sparire poiché sepolte da nuova lava”.

[oblo_image id=”4″] Qual è stata la risposta all’iniziativa?
“Il geo evento è stato un successo a livello di partecipazione e un’occasione soprattutto per i più giovani di avvicinarsi alle Scienze della terra. I visitatori sono stati colpiti in particolare dal fatto che le grotte vulcaniche visitate assomigliano molto ai tunnel artificiali delle metropolitane delle grandi città, dal fatto che il tetto e il pavimento, verso la fine delle grotte, quasi si toccano e ancora dal fatto che la temperatura all’interno dei tunnel è costante durante tutto l’anno”.

Oltre che da Piero Mammino, le escursioni sono stato condotte dallo Speleologo Fabio Santonocito, responsabile di Geo Etna Explorer, dall’Ingegnere Salvo Senfet, consulente tecnico di Geo Etna Explorer e dal Geologo Sebastiano Squillaci, accompagnatore naturalistico di Geo Etna Explorer.

Per ulteriori informazioni:

http://katanemagazine.blogspot.it/2012/11/nel-ventre-delletna.html

http://www.settimanaterra.org/

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