Preoccupanti i dati raccolti in una ricerca sulla sedentarietà dei bambini
Preoccupanti i dati raccolti in una ricerca sulla sedentarietà dei bambini

Alzarsi spesso dal divano, anzi, starne alla larga per quanto possibile. Questa è la raccomandazione che i pediatri rivolgono ai nostri bambini. L’appello più recente arriva dal Canada, dove un gruppo di ricercatori ha fatto due conti: i piccoli canadesi spendono più della metà del loro tempo da svegli impegnati in attività sedentarie, come guardare la tv, giocare con la playstation o altri videogames, starsene semplicemente seduti. E questo, esattamente come succede alle mamme e ai papà, si traduce in un guaio per la salute: sovrappeso, se non obesità, e maggiori rischi di malattie una volta riservate agli adulti, come quelle cardiovascolari e il diabete di tipo 2.

I medici del Centro di Ricerca (http://www.cheori.org) del Children’s Hospital of Eastern Ontario (Università di Ottawa) hanno però dimostrato per la prima volta che questo circolo vizioso si può spezzare, e senza grandi doti atletiche: alcuni vantaggi, infatti, sono evidenti anche soltanto alzandosi più spesso. Come riportato sulle pagine della rivista Plos One (http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0079143), esaminando per una settimana le abitudini di 500 bambini fra gli 8 e gli 11 anni, i ricercatori hanno rilevato miglioramenti per diversi fattori rischio (misura del girovita, indice di massa corporea, livelli di insulina, glicemia, colesterolo HDL e proteina C reattiva) nei ragazzi che con maggior frequenza abbandonavano sedia, computer e telecomando. Inoltre, pare che il maggior rischio-sedentarietà fosse legato ai videogame per i maschi e alla tv per le femmine.

E in Italia? Non sembra che i ragazzini di casa nostra siano meno pantofolai. I dati più ampi oggi a disposizione sono quelli del programma OKkio alla Salute (https://www.okkioallasalute.it/), coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con le Regioni e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Ogni due anni il programma traccia un indentikit degli stili di vita dei bambini in età scolare. Nel 2012 la situazione sedentarietà, sia pure leggermente migliorata rispetto agli anni precedenti, appariva così: il 17% dei bambini non aveva fatto attività fisica il giorno prima, il 18% non faceva più di un’ora di sport a settimana, il 44% aveva la tv in camera e il 36% trascorreva più di 2 ore al giorno davanti a tv o videogames. E a scuola a piedi o in bicicletta ci andava appena un bambino su quattro.

 

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1 commento

  1. Ai miei tempi (classe ’75) il campetto ce lo litigavamo per giocare a pallone, oggi son tutti fighetti vestiti alla moda e con il cellulare, il taglio di capelli “alla”. La colpa di chi è? Dei genitori e delle scuole che non considerano minimamente l’attività fisica. A calci nel culo vanno presi i ragazzini di oggi!

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