Chi esce dal carcere dopo aver scontato la sua pena spesso si trova di fronte ad una scelta: diventare una persona normale provando ad inserirsi, o continuare a delinquere. Questi pensieri fanno parte sicuramente della storia personale di ogni singolo detenuto. E spesso per loro la risposta a questa domanda non è facile, il più delle volte è purtroppo scontata, perché al termine di un percorso detentivo, le possibilità di trovare lavoro e di inserirsi si infrangono contro il muro delle resistenze sociali.

Questo è il tema dello spettaccolo E… adesso (Pacchetto Teatro Terapy) in scena al TeatroParioli di Roma dal 15 al 20 gennaio. Si tratta di un’opera dedicata a tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza del carcere, ma è senz’altro una occasione per aiutarci a riflettere sulle nostre intransigenze. L’inizio dello spettacolo è dedicato alla lettura delle lettere di Alcide De Gasperi e di Antonio Gramsci scritte durante la loro detenzione, seguiranno poi le lettere di detenuti comuni. Monologhi e scene collettive in cui la disperazione per gli affetti perduti, per gli amori non ritrovati, l’odio verso l’autorità capace solo di sanzionare si coniugheranno ai pochi momenti felici, quelli che possono rappresentare la spinta emotiva per andare avanti. I personaggi saranno quelli di ex detenuti, delle loro donne, di giovani immigrati che ricorderanno la terra di provenienza. Tutti accomunati dalla stessa domanda, rivolta a se stessi e agli altri: “E…adesso”.

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