[oblo_image id=”5″]Il calendario “Pirelli” è un appuntamento con la moda e con la bellezza sofisticata: quest’anno è un appuntamento con la Cina o meglio, con quelle che il calendario chiama le perle d’Oriente. Undici le modelle, per la prima volta il calendario presenta anche 2 modelle ed un attrice cinesi e per la prima volta è stato interamente realizzato in questo paese, a Shanghai, che fa da sfondo alle fotografie con quello che resta dei suoi palazzi antichi e delle sue vecchie strade. Nel 2008, anno delle Olimpiadi a Pechino e dell’apertura della nuova fabbrica Pirelli a Shandong, la location era obbligata.

Le modelle sono ritratte sullo sfondo dell’Oriente più tradizionale e di quello più moderno, in una sintesi che solo in questo paese è ancora possibile; una sintesi di eleganza e bellezza secondo Patrick Demarchelier, uno dei più famosi fotografi di moda, autorevole maestro del ritratto già con Pirelli 2005 a Rio de Janeiro in Brasile e autore dei 23 ritratti di quest’anno (due per ogni mese mentre agosto ne ha solo uno), che descrive la bellezza delle modelle cinesi come meno appariscente ma più segreta, più profonda. E la sfida, quest’anno, è stata anche quella di riprodurre sensualità e fascino senza mostrare il nudo, proibito dalle autorità.

[oblo_image id=”9″]Distribuito in sole 23000 copie a una lista super selezionata di destinatari, è diventato negli anni oggetto di culto. E oltre le foto la serata di gala per la presentazione della trentacinquesima edizione di “The Cal” nella sala da ballo dell’hotel Shangrilà in una scenografia che, come quella del calendario, miscela memorie Anni Trenta e un avveniristico caleidoscopio di colori choc, dal giallo al fucsia. Un po’ come è la Cina, tra «tradizione e futuro», come l’ha descritta il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera nello spiegare la scelta di Shanghai come set.

In questi giorni verrà presentato in libreria anche il nuovo libro ”Il Calendario Pirelli 1964- 2007” edito da Mondadori. Una grande operazione internazionale che coinvolge, in anteprima mondiale, sette co-editori stranieri ed è il risultato di un lungo e meticoloso progetto di ricerca e recupero degli originali. Il calendario naturalmente è uno strumento promozionale per un’azienda che produce pneumatici ma negli anni è diventato un simbolo di quello che è glamour nel mondo, di quello che è alla moda: la nuova Cina, appunto.

Advertisement