Breaking bad serie di successo
Breaking bad serie di successo

Recensione Breaking Bad : serie di successi ai Golden Globe

Andata in onda per la prima volta nel 2008, Breaking Bad è definita da molti come la serie tv migliore di sempre. Scritta da Vince Gilligan, narra le vicende di un professore di chimica Walter White – interpretato da Bryan Cranston – a cui viene diagnosticato un cancro ai polmoni. Il protagonista decide di sfruttare le sue ottime conoscenze chimiche per produrre metamfetamine, con l’ausilio di un suo ex alunno, Jesse Pinkman – interpretato da Aaron Paul – in modo da garantire un futuro economico stabile per la sua famiglia. La serie è caratterizzata da uno stile che richiama un po’ quello di Tarantino, con una trama che si dipana velocemente, delle musiche che incorniciano sapientemente le vicende e con colpi di scena che tengono lo spettatore inchiodato allo schermo. L’azione fa sicuramente da padrona di casa durante tutte le puntate, ma la parte introspettiva e il vissuto interiore dei personaggi non sono sicuramente da sottovalutare. Il titolo, che in inglese significa “perdere la retta via”, anticipa già un po’ il tema centrale di tutta la serie: la continua lotta tra bene e male, tra cosa è giusto e cosa è sbagliato. Una lotta che è rappresentata senza dubbio da uno dei personaggi principali, Walter White, l’antieroe per eccellenza, che da padre esemplare e premuroso per la sua famiglia, si trasforma in un pluriomicida cinico e spietato, capace di calpestare chiunque pur di raggiungere il suo scopo. L’interpretazione di Cranston è esemplare tanto da meritarsi la “benedizione” di Anthony Hopkins che si è definito fan della serie ed entusiasta della tecnica recitativa del protagonista.

Ciò che rende Breaking Bad così innovativa ed apprezzata è sicuramente il fatto che il pubblico entra subito in empatia con i personaggi, soprattutto con i due protagonisti, Walter e Jesse, arrivando al punto di amarli, nonostante le loro azioni sicuramente di dubbia moralità. Sì, perché benché Walter White rappresenti il cattivo, quello che solitamente nelle favole deve essere sconfitto, in Breaking Bad ricopre un ruolo differente: induce lo spettatore a pensare che non esistano azioni sbagliate o giuste, ma solo azioni, dettate e strettamente legate dalle varie situazioni. In questo modo il pubblico arriva ad affezionarsi ad un personaggio che sicuramente racchiude tutto ciò che di sbagliato esiste. Il successo e la genialità della serie è proprio qui: lo sconvolgimento dei ruoli. Lo spettatore ama il cattivo e spera che, in un modo o nell’altro, la faccia franca. Nonostante tutto, però, si ha sempre la sensazione che le cose brutte debbano – e avranno – una fine ed è quello che inevitabilmente accade anche in questa serie, che lascia l’amaro in bocca solo per una cosa: finisce.

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